Tre esempi per spiegare come la crisi della stampa nel creare una realtà condivisa sia stata condizionata dall’influenza dei social, che hanno tolto la centralità dei media tradizionali nel selezionare le notizie destinate al pubblico.
Oggi i social decidono di cosa si parla, incoraggiando sistematicamente la ricerca di informazioni che confermino le nostre idee.
Questo il fulcro della riflessione di Alessandro Tavecchio, biologo e membro dell’Unità di Comunicazione della SISSA di Trieste e autore della lezione “La cattiva informazione: come funziona e il ruolo dei social media” all’interno del corso di Feltrinelli Education dedicato al tema del giornalismo scientifico e tecniche di divulgazione.
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