A due settimane dall’inizio delle lezioni, il ministero dell’Istruzione è già al lavoro sull’esame di maturità. Il ministro Patrizio Bianchi promuove quello dello scorso anno: “Abbiamo fatto esami di Stato in presenza, scelto una via di cui do un giudizio positivo – ha detto – Ho visto tesine sviluppate anche con strumenti multimediali molto sofisticati. Noi adesso stiamo valutando questa esperienza, come stiamo valutando le esperienze precedenti, e definiremo in tempo adeguato, prima di quanto avveniva negli anni passati, le modalità di svolgimento dell’esame di maturità di quest’ anno”.
Le parole di Bianchi non sciolgono però ancora i dubbi degli studenti. Resta ancora in piedi l’ipotesi di ritornare alle prove scritte. Tutto dipenderà dal livello dei contagi, per ora in “forte diminuzione” tra gli adolescenti, come ha rilevato l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità. Inoltre, la campagna vaccinale sta riscontrando un certo successo tra i giovanissimi: sui 4,6 milioni di ragazzi nella fascia d’età 12-19 anni, il 65% ha fatto almeno una dose, il 55,7% è già immunizzato. “Capisco che chi ha svolto questo ciclo di studi lo ha fatto in una situazione molto difficile però – ha chiarito Bianchi – non è domandando degli sconti che andiamo incontro al bisogno di crescita dei ragazzi. Ci sarà un esame che sarà di maturità”.
Le modalità di quest’ anno, con l’elaborato assegnato dal consiglio di classe sulle materie dell’indirizzo di studi, e un maxi-orale sono “una possibilità – replica al ministro il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli – Certo, bisogna vedere che strada prenderà la pandemia”.