Un test per misurare lo stato di progressione della malattia in pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne e l’esito delle terapie curative. E’ il risultato dell’accordo raggiunto da Ylichron (spin-off di Enea) e l’università La Sapienza. La metodica brevettata nasce da una ricerca condotta dall’equipe di Irene Bozzoni, docente del dipartimento di Biologia e biotecnologie della Sapienza, che ha identificato che in pazienti affetti da Distrofia Muscolare di Duchenne si trovano nel plasma sanguigno microRna normalmente presenti nelle fibre muscolari. E’ stato inoltre dimostrato che la quantità di queste molecole correla con la gravità della patologia. Questa metodologia rappresenta quindi un prezioso strumento diagnostico che potrà anche permettere di definire il livello di beneficio in caso di trattamenti terapeutici.
Grazie a questo accordo, la società Ylichron, attraverso il proprio laboratorio Genechron, che opera all’interno del Centro di Ricerche Enea di Casaccia (Roma), porterà sul mercato un servizio innovativo di diagnostica medica, disponibile ai centri diagnostici, agli ospedali e alle istituzioni di Ricerca, che consentirà una valutazione quantitativa del grado di progressione della malattia. Il test, un unicum in Italia, ma anche in tutti i Paesi della Ue, sarà di enorme rilevanza per lo studio degli effetti di terapie sui pazienti e sui trial clinici di nuovi farmaci, consentendone una valutazione più efficace, non legata alle sole valutazioni qualitative delle problematiche funzionali dei pazienti.