E’ morto il premio Nobel Renato Dulbecco

Francesco Profumo, con Dulbecco scompare uno dei padri della genetica mondiale

Dobbiamo impegnarci, ciascuno per la propria parte, nelle nostre istituzioni, affinché la sua lezione non vada dispersa”. E’ l’appello del presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Luigi Nicolais dopo la morte dello scienziato Renato Dulbecco.

Con la sua scomparsa, sostiene Nicolais, ”la comunità scientifica mondiale perde uno dei suoi più autorevoli testimoni. Curioso, rigoroso, ottimista, aperto ai giovani e all’integrazione fra saperi diversi, era riuscito, soprattutto attraverso il progetto Genoma, ad avvicinare e a chiarire alla gente il ruolo e la funzione sociale del lavoro dello scienziato. Voglio ricordare con orgoglio e commozione che la sua avventura, professionale e umana, ha vissuto al Cnr una tappa fondamentale”.

Il presidente del Cnr ricorda che per Dulbecco ”la ricerca scientifica è stata una testimonianza d’amore verso l’umanità, una delle più alte forme di solidarietà. Non si è mai sottratto – continua – alle polemiche, neanche a quelle per le possibili strumentalizzazioni del suo operare lungo i delicati e fragili confini di quella che oggi conosciamo come bioetica. Ô andato coerentemente avanti, portando la sua testimonianza anche in contesti molto diversi da quelli consueti per uno scienziato del suo livello, senza imbarazzo alcuno ma anzi con la semplicità e l’autoironia che contraddistinguono i grandi”. ”La sua attenzione verso i giovani e il senso che ha saputo dare al suo lavoro di scienziato – conclude Nicolais – devono trovare la loro continuità in tutti noi ricercatori”.

Fonte: ANSA

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