Profumo, con Dulbecco scompare uno dei padri della genetica mondiale

“La scomparsa di Renato Dulbecco rappresenta una perdita per l’intera comunità scientifica internazionale, oltre che italiana”, ha commentato in una nota ministeriale Francesco Profumo.

“La scomparsa di Renato Dulbecco rappresenta una perdita per l’intera comunità scientifica internazionale, oltre che italiana”, ha commentato in una nota ministeriale Francesco Profumo. “La sua figura umana, e l’importanza del suo lavoro nel settore della ricerca biomedica, costituiscono un patrimonio mondiale giustamente premiato con il Nobel”.

“L’idea della costruzione di una mappa fisica dei cromosomi, e del sequenziamento di tutto il genoma umano, fu proposta per la prima volta come tema di discussione nel 1984, a un incontro scientifico con la partecipazione di 20 premi Nobel, tra cui lo stesso Dulbecco. Nel 1986, lo scienziato italiano scriveva in un editoriale “…la possibilità di avere una visione completa e globale del nostro DNA ci aiuterà a comprendere le influenze genetiche e non genetiche sul nostro sviluppo, la nostra storia come specie e come combattere le malattie genetiche e il cancro”.

“Questa previsione si è in buona parte realizzata, aprendo nuovi orizzonti alla scienza e alla medicina, e offrendo alla ricerca nuove armi per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di ogni uomo. Voglio dunque ricordare con affetto e gratitudine il grande scienziato, che oltre ad aver lavorato lungamente all’estero ha dato tanto anche al proprio Paese, al Consiglio Nazionale delle Ricerche prima e al Progetto Genoma poi”.

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