Decifrare e-mail ambigue, complesse o emotive dai colleghi causa grave stress e insoddisfazione sul lavoro, più ancora che affrontare una mailbox sovraccarica. Uno studio dell’università del Queensland, in Australia, conclude che le mail scritte male o complesse, combinate con l’aspettativa di una risposta immediata, sono un contributo significativo allo stress e ai conflitti sul posto di lavoro, oltre a favorire interpretazioni sbagliate.
Lo studio della psicologa Rowena Brown, presentato al convegno dell’Australian Psychological Society a Sydney, ha interrogato 218 dipendenti dell’università che sul lavoro ricevono e mandano in media 30 e-mail al giorno, spam compreso. «Sentirsi stressati, subissati ed emotivamente esauriti sono condizioni comuni causate dalla posta elettronica», ha detto Brown.
«È un’arma a doppio taglio», ha aggiunto: «Aiuta i dipendenti a sentirsi impegnati e connessi ai colleghi, ma l’impatto delle mail di cattiva qualità, con l’aspettativa di rispondere immediatamente, può creare stress eccessivo e non necessario. I datori di lavoro hanno la responsabilità di addestrare il personale a seguire un appropriato galateo di posta elettronica».
Manuel Massimo