Dl Babygang, non passa l’oscuramento siti porno. Valditara: “Agenda Sud 2mila docenti in più nelle scuole”

Il pacchetto scuola arriva fino a un miliardo di euro se si contano i 700milioni previsti per asili nido e scuole per l’infanzia

Consiglio dei ministri ha approvato il decreto ieri il cosiddetto dl Babygang, contenente misure contro la criminalità giovanile. Non c’è alla fine la stretta sull’accesso dei minori ai siti porno nel dl approvato dal Consiglio dei ministri, come aveva più volte dichiarato di volere la ministra Roccella. Sarà più facile per i minori finire in carcere: nel dl approvato si abbassa da 9 a 6 anni la soglia della pena che consente di applicare la misura della custodia cautelare. Nel testo non c’è invece l’abbassamento dell’età per l’imputabilità.

“La situazione è sfuggita al controllo e bisogna fare qualcosa”. Una settimana dopo la visita a Caivano, la premier Giorgia Meloni illustra il decreto legge che contiene l’annunciata stretta sulla criminalità minorile, fenomeno che “si sta estendendo a macchia d’olio: tutti i protagonisti dei fatti di cronaca nera di questi giorni sono giovanissimi”. Ecco quindi le misure approvate oggi, “non solo repressive, ma anche preventive”: si va dall’ammonimento del questore fin dai 12 anni d’età all’arresto in flagranza per spaccio anche di lieve entità; dal carcere fino a 2 anni per i genitori che non mandano i figli a scuola al parental control obbligatorio gratuito in tutti i device contro il porno on line.

Scuola: 265 milioni di euro per Agenda Sud, 2mila docenti in più e 700 milioni per asili nido e scuole infanzia

“L’Italia è spaccata in due per quanto riguarda i risultati della formazione dei giovani, quindi per le opportunità formative e lavorative – ha affermato Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito -. Agenda Sud coinvolge oltre 2mila scuole del Mezzogiorno, con uno stanziamento iniziale di 265 milioni di euro. Si potenzia l’attività didattica con 245 scuola, soggette a criticità, avranno un occhio di riguardo con potenziamento della formazione dei docenti, una retribuzione specifica per le attività extra curriculari dei docenti, più ore di scuola, incremento del numero sulle materie strategiche come italiano, matematica, inglese”.

“Abbiamo predisposto ben duemila assunzioni. Una per scuola. A riguardo sono stati stanziati 12 milioni di euro per allungare il tempo scolastico. Abbiamo stanziato oltre 13 milioni di euro per l’anno scolastico 2023/2024 per assumere altri 500 docenti per le scuole nelle aree più critiche. 25 milioni di euro, poi, sono stanziati per una serie di interventi come rafforzare misure di mobilità, per fare esperienze didattiche fuori dal contesto che vivono i ragazzi. Attiveremo delle azioni di supporto psicologico per consentire ai ragazzi di partecipare all’attività didattica e per aiutare i ragazzi ad andare a scuola, cosa che oggi viene fatti per lo più dai docenti”

“In riferimento a Caivano abbiamo previsto 20 docenti in più per le scuole. Ci sarà uno stanziamento significativo per il rafforzamento del personale Ata e abbiamo messo 6 milioni di euro per incentivare al punto di vista economico i docenti che operano in queste scuole di frontiera. Abbiamo reso disponibile oltre 700 milioni di euro Pnrr e risparmi per raggiungere gli obiettivi sugli asili nido e scuole dell’infanzia. Prima volta che si fa un’operazione di ampio respiro per quelle aree a forte rischio di dispersione scolastica”.

Fitto: “Nella modifiche obiettivi Pnrr inclusi 900 milioni in più per gli asili”

“Sui 16 miliardi per il Pnrr il governo ha proposto una modifica all’Unione Europea – ha affermato Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei – che prevede la possibilità di spostare degli invesitmenti che lasciati dove sono hanno due problemi: rendicontare le regole del Pnrr inammissibili perché a giugno 2026 se i progetti non verranno fatti i soldi andranno restituiti. Quindi abbiamo messo in campo un meccanismo per spotare queste forme di finanziamento. Tra cui 900 milioni in più all’interno del Pnrr per gli asili perché i bandi precedenti non consentiva di raggiungere l’obiettivo dato dalla Commissione europea. Questo anche rispetto alla quarta rata che è in fase di definizione”.

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