Test di Medicina, il Ministero vuole vederci chiaro: al via la verifica sulle procedure dei Tolc

Il ministro Anna Maria Bernini ha convocato una riunione urgente con rettori e il consorzio che si occupa dei test per verificare le segnalazioni di irregolarità. Il rischio è che si apra una lunga e complicata stagione di ricorsi. “Non esiteremo ad intraprendere tutte le opportune azioni a tutela della comunità studentesca” dicono fonti del Mur.

“Intraprenderemo tutte le opportune azioni a tutela della comunità studentesca”: il giorno dopo la diffusione delle notizie su presunte irregolarità nei test per l’ammissione alla facoltà di Medicina, il Ministero dell’Università e della Ricerca cerca di fare chiarezza. Il ministro Anna Maria Bernini ha convocato per oggi un incontro urgente con i rappresentanti della Conferenza dei rettori italiani e del Cisia, il Consorzio che si occupa dei nuovi Tolc per conto della Crui.

“Se i Tolc sono da cambiare, lo faremo. Vogliamo – ha detto il ministro Bernini – che l’anno accademico inizi bene e con regolarità, e soprattutto vogliamo un sistema che funzioni perché il nostro obiettivo è continuare ad aprire, sempre in maniera sostenibile, l’accesso a Medicina”.

“Il Mur fin da subito ha aperto una procedura d’indagine chiedendo immediate informazioni e chiarimenti sul regolare svolgimento delle prove di ingresso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia – fanno sapere fonti del ministero – È assoluta premura del Mur, riferiscono le stesse fonti, dare certezza alle graduatorie, tutelare tutti gli studenti che si sono sottoposti ai nuovi test e garantire l’ordinato svolgimento dell’anno accademico”.

A questo riguardo, il Mur ha chiesto al Consorzio un controllo rapidissimo delle eventuali irregolarità verificatesi, anche al fine di evitare ricorsi che causerebbero un danno inaccettabile a tutti gli
studenti. Il riferimento è agli esposti presentati in Procura al Roma e un ricorso presso il Tar del Lazio in cui si denuncia di pesanti irregolarità nelle procedure dei test, con la creazione di una sorta di mercato nero delle domande che avrebbe avuto sfogo su alcuni canali Telegram dove bastavano anche 20 euro per conoscere in anticipo i presunti quiz del test di ammissione a Medicina. “Nel caso in cui venissero riscontrate criticità nello svolgimento dei Tolc, il Ministero non esiterà a intraprendere tutte le opportune azioni a tutela della comunità studentesca” assicurano le fonti del ministero.

Intanto anche la Conferenza dei Rettori (CRUI) prende posizione sul tema. “Le università italiane hanno fatto uno sforzo ai limiti dell’immaginabile per assicurare, in tempi strettissimi, preparazione e svolgimento presso gli atenei delle nuove prove, che sono avvenuti senza il minimo disguido – è quanto ha dichiarato il presidente Salvatore Cuzzocrea – Alla luce delle notizie di attualità, garantire alla comunità degli studenti che anche dal punto operativo i test si siano svolti correttamente è ora una nostra assoluta priorità. Qualora la relazione del Cisia dimostrasse che ciò non è stato, ci impegniamo fin da ora a valutare, d’intesa con il Mur, ogni opportuna iniziativa di competenza delle università”.

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