Coronavirus, la fine del mito dei giovani “intoccabili”: aveva 12 anni la vittima più giovane d’Europa

ALL’inizio della pandemia la notizia che le vittime erano spesso anziane e con altre patologie aveva dato la falsa speranza che una certa fascia d’età fosse immune. Dopo la morte di una sedicenne in Francia e di un quattordicenne in Portogallo, la notizia del decesso di una dodicenne in Belgio spazza via in modo definitivo questa convinzione. La vittima belga è la più giovane in Europa; viveva a Gand, frequentava la scuola, ma dal 13 marzo non andava più; dal 16 infatti è poi partito il blocco totale delle lezioni. La notizia è stata confermata dal sindaco e dallo stesso istituto frequentato dalla ragazzina, la De Harp Basic School. Gli altri studenti e gli insegnanti sono stati informati, non è chiaro se dovranno sottoporsi al tampone dato che sono passate più di due settimane dall’ultima volta che avevano visto la vittima. Il go- verno ha introdotto limiti agli spostamenti dal 18 marzo, e le misure sono state prorogate fino al 19 aprile. Come nel resto d’Europa, gli esercizi commerciali non essenziali devono restare chiusi, e sono stati reintrodotti controlli alla frontiera. A gestire la crisi è il governo di Sophie Wilmes, a capo dell’esecutivo ad interim dopo le dimissioni di Charles Michel, che dal primo novembre presiede il Consiglio europeo.

ilfattoquotidiano

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