Congedo mestruale: nella scuola dove è nato sono già 11 le ragazze che lo utilizzano

Soddisfazione nella scuola di Ravenna che per prima ha introdotto la possibilità di assentarsi (per due volte al mese) per le studentesse che soffrono di dismenorrea. Il preside: “C’è grande attenzione sul tema. Abbiamo richieste da tutta Italia”.

Sono già 11 le studentesse del liceo artistico di Ravenna che hanno scelto di usufruire del congedo mestruale adottato a gennaio per la prima volta in Italia. La misura introdotta dalla scuola “Nervi Severini” offre la possibilità di assentarsi per un massimo di due giorni al mese, senza che queste assenze siano calcolate tra quelle considerate per la validità dell’anno scolastico. L’istituto ravennate conta circa 850 studenti, di cui il 70% è composto da ragazze. La componente femminile è di poco inferiore alle 600 unità e ad oggi sta usufruendo del congedo mestruale circa l’1,8% del totale.

“Esperimento riuscito”

“L’adesione all’iniziativa è stata subito alta – ha spiegato al Corriere di Romagna il dirigente scolastico dell’istituto Gianluca Dradi – e non escludiamo che i numeri possano ulteriormente aumentare, visto che quando è stato effettuato un sondaggio iniziale all’interno della scuola avevamo ricevuto 16 segnalazioni di questa problematica. La novità comunque è stata ben recepita e vedremo, alla fine dell’anno, i numeri complessivi. Comunque siamo soddisfatti di avere portato avanti un’istanza culturale, rispondendo a un bisogno manifestato dal corpo studentesco. Abbiamo riconosciuto un diritto, sfatando anche il tabù per colpa del quale si è sempre parlato pochissimo delle mestruazioni”.

“Richieste da tutta Italia”

Un esempio, quello del liceo di Ravenna, che sta facendo da apripista per altre realtà scolastiche in giro per l’Italia e che sta mobilitando centinaia e centinaia di studenti. “Abbiamo ricevuto molte richieste di chiarimento da parte di altre scuole, di studenti, di rappresentanti di istituto – ha aggiunto il dirigente scolastico – Da Torino a Roma si sono messi in contatto con noi per capire come avevamo operato e cosa avevamo previsto di concreto. Fa piacere che questa iniziativa possa essere esportata anche in altre realtà”.

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