Quasi ventisettemila cattedre per oltre 600mila candidati: sono questi i numeri dei nuovi concorsi della scuola annunciati ieri dal Ministero dell’Istruzione e che partiranno il prossimo 14 marzo. Concorsi che saranno aperti non solo agli aspiranti prof già abilitati o ai precari di lungo corso ma anche ai neolaureati in possesso dei 24 crediti in discipline antro-psico-pedagogiche: in tutto sono state presentate più di 600mila domande mentre le cattedre per medie e superiori da assegnare sono poco meno di 27mila (26.871 per la precisione).
Si tratterà di un concorso con prove “light” sulla scia di quanto imposto dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Ci sarà uno scritto a risposta multipla, al pc, con 50 quesiti (domande con 4 risposte di cui una sola esatta) in un tempo massimo di 100 minuti (40 sulla materia da insegnare, 5 sulla conoscenza dell’inglese al livello B2 e 5 sulla padronanza degli strumenti digitali per potenziare la qualità dell’apprendimento) e un orale incentrato su una lezione simulata.
Il primo potrà dare massimo 100 punti (ma la soglia per superare questo scoglio sarà 70), il secondo altrettanti. Per arrivare ai 250 complessivi si aggiungeranno i 50 punti che verranno individuati dai titoli in possesso dai candidati. Il superamento di un concorso o un dottorato di ricerca, per esempio, valgono 12,5 punti, ogni anno di precariato 1,25.
La prova scritta sarà sostenuta nella regione per la quale i candidati hanno presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici scolastici regionali competenti per territorio. Le prove divise su mattina e pomeriggio inizieranno, rispettivamente, alle 9 e alle 14.30. E bisognerà presentarsi un’ora prima per le procedure di identificazione. Le graduatorie che si formeranno saranno quindi regionali ma è già noto che la maggior parte dei posti assegnati riguarderà scuole del Nord visto che il 57% delle cattedre disponibili si trovano dall’Emilia Romagna in su.
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