Comprano pane vecchio e carne in scadenza. Storie di poveri Italiani

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“Abbiamo fatto mettere un cartello fuori: “Il pane di ieri a metà prezzo”. Ho raccomandato ai dipendenti discrezione per non urtare le suscettibilità di nessuno. Sa com’è: siamo tutti benestanti fino a prova contraria. Il paese è piccolo, la gente parla, la dignità non ha prezzo. Però vedo che lo chiedono in tanti, il pane di ieri”. Non è una frase tratta da un film del dopoguerra. Succede oggi, in Italia.
A raccontarlo è un panettiere di Sulmona a La Repubblica, che ha raccolto testimonianze da far leggere a quei politici che non si rendono conto che i dati nascondono persone. E non basta dire che otto milioni di italiani vivano oggi con meno di mille euro al mese. Bisogna ascoltare la storia della cassiera di San Giovanni in Laterano, che racconta di tante ragazze assunte con contratti di formazione. “Ti danno due euro, poi ti mandano a casa e avanti un’altra”. Nel suo supermercato, Giovanna vede tanta gente acquistare la carne che scade il giorno dopo, perché viene messa in vendita all’80% in meno. “Roba da mangiare subito, la sera stessa, prima che vada a male”, dice.
E poi ci sono tre donne separate che lavorano al call center e che, con i loro 4 figli, vivono insieme in una sola casa, per dividere le spese e arrivare a fine mese. Una di loro racconta: “Io la mia laurea ho dovuto nasconderla, sennò ero troppo qualificata per ottenere il lavoro. Mia figlia dice che l’università non serve, non so più cosa risponderle. Da ragazza facevo politica, sono stata anche iscritta a un partito. Ora no, a votare non ci vado più”, ha detto. E poi, c’è Giuseppe, che si è laureato in Giurisprudenza ed è figlio di operai. Alla sua festa di laurea, “tutti a dire che orgoglio, che bellezza Peppino, ora che sei avvocato ci devi rendere giustizia. Ma io non lo faccio l’avvocato e non lo farò mai. Non sono parente a nessuno, come si dice da me. Io quello che faccio è lavorare in un pub dietro Campo de’ Fiori. Cameriere la notte: entro alle sette e stacco alle tre del mattino per 400 euro”.



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