La sorpresa d’Europa
Terra del famoso astronomo Copernico, del compositore Chopin e del tanto amato Papa Giovanni Paolo II, la Polonia è una delle più estese e abitate dell’Unione europea, il cui ingresso risale al 2004.
I settori più importanti dell’economia polacca sono il commercio all’ingrosso e al dettaglio, i trasporti e i servizi alberghieri e di ristorazione (26,4%), l’industria (24,6%), la pubblica amministrazione, la difesa, l’istruzione, la sanità e l’assistenza sociale (13,4%).
Il Paese è un importante produttore di carbone e di piccole quantità di gas e petrolio. Varsavia, inoltre, ha iniziato a portare avanti un piano di sviluppo di estrazione di shale gas (gas da argille), di cui dispone grandi riserve, fra le maggiori in Europa.
Il sistema educativo é solido: già durante l’epoca sovietica l’istruzione era una priorità e il tasso di alfabetizzazione era elevato. Costi contenuti, un’ampia offerta formativa (anche in inglese), città sempre più moderne e vivaci, fanno registrare un crescente successo della Polonia come meta universitaria, soprattutto tra i giovani. Spot, Lubin, Siedlce, Wroclaw sono solo alcune delle città dinamiche e piene di giovani che registrano un basso tasso di disoccupazione e una discreta qualità di vita con mezzi pubblici efficienti e costi per svaghi e cultura contenuti. L’Italia, dal canto suo, è al 4° posto in termini di principali partner della Polonia per quanto riguarda i settori import-export.
Non dimenticare, infine, che la Polonia è uno dei Paesi Ue con la crescita più alta. La burocrazia è piuttosto snella e l’amministrazione pubblica sa usare i fondi strutturali europei, tanto che ha ottenuto 73 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
5 Buoni motivi per partire
- Dimensione e capacità d’assorbimento del mercato interno
- Il paese sta attraversando una forte fase di crescita economica
- Paese giovane con bassissimo costo della vita
- Capitale umano
- Grande attenzione ai finanziamenti europei
Studiare in Polonia
Dal 1999 esiste un nuovo sistema educativo in Polonia che innalza l’età dell’obbligo scolastico dai 14 ai 18 anni di età. Sono previsti 6 anni di scuola primaria.
Dopo i primi 6 anni di scuola, tutti i bambini affrontano un test per stabilire i loro livelli di conoscenze e abilità.
Niente paura: il test non è usato per classificare i bambini, ma per prevedere i bisogni educativi successivi. Dopo 6 anni di scuola primaria gli alunni tredicenni entrano al ginnasio per imparare le materie tradizionali come matematica, chimica, fisica, biologia e geografia.
Scopo della scuola secondaria è sviluppare la capacità degli studenti a pensare autonomamente e a concretizzare i loro interessi e abilità. Il ginnasio finisce con un test di orientamento che ha lo scopo di aiutare gli studenti a decidere la loro istruzione.
Il punteggio della prova deciderà a quale scuola essi potranno andare dopo:
1) una scuola secondaria di 4 anni, che offre formazione generale e specializzazione
2) 5 anni di scuola tecnica, che offre tirocini per differenti occupazioni e educazione superiore.
3) 3 anni di scuola professionale specializzata, che permette alle giovani persone di iscriversi all’università,
o ad altri istituti di educazione superiore.
Come funziona l’Università in Polonia?
Il sistema universitario in Polonia offre circa 450 strutture in cui è possibile studiare, di cui 310 atenei di proprietà privata (aperti a partire dagli anni 90) e 138 università statali.
Tra le più famose e prestigiose università pubbliche ci sono l’antica Università Jagiellonian di Cracovia (www.uj.edu.pl fondata nel 1364, la più antica d’Europa), l’Università e il Politecnico di Varsavia (www.pw.edu.pl ), l’Università Adam Mickiewicz (amu.edu.pl) e Università Medica a Poznan (www.mdprogram.com).
Tante le eccellenze, dalle Facoltà di Medicina a quelle tecnico-scientifiche, dai Master in Business Administration (che qui hanno costi più contenuti che in altre zone europee) fino al settore delle arti, del teatro e del cinema; molto nota è ad esempio la Scuola superiore di film, televisione e teatro di Łódź, fondata nel 1948.
PROGRAMMA EDUCATIVO – Il programma educativo consta di 2 stadi: il primo è di 3 anni e rilascia un diploma di laurea (licencjat). Dopo aver conseguito il 1° grado (diploma universitario) gli studenti hanno la possibilità di iscriversi ad un programma biennale per ottenere la laurea specialistica (studia magisterskie). Fai attenzione:
le regole di ammissione sono stabilite autonomamente dai singoli atenei.
La Polonia è parte dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore, un sistema di armonizzazione e di riforma dell’istruzione superiore in Europa avviato nel 1999 con il Processo di Bologna. Dall’anno accademico 2007/2008, sono tre i cicli di studio finalizzati all’ottenimento di:
Laurea triennale (BA, Licencjat, BSc, inżynier)
Laurea magistrale (MA, MSc, magister)
Post-laurea Dottorato (PhD, doktor)
Questo sistema si applica a tutti i settori dell’istruzione, tranne che ai corsi di laurea a ciclo unico previsti dalle facoltà di Giurisprudenza, Farmacia, Psicologia, Medicina Veterinaria, Medicina e Odontoiatria (due cicli – laurea magistrale e dottorato).
CORSI – L’anno accademico è diviso in due semestri, autunnale (da ottobre a febbraio) e primaverile (da marzo a giugno/luglio), ciascuno dei quali si chiude con una sessione di esami. Gli esami sono sia scritti che orali e il sistema di votazione va da 5 (bardzo dobry – molto buono), 4,5 (plus dobry ), 4 (dobry – buono) a 3,5 (plus dostateczny) e 3 (dostateczny – soddisfacente), mentre 2 (niedostateczny) è il voto corrispondente a un esame non superato. Gli studenti possono scegliere se frequentare corsi diurni, dal lunedì al venerdì, oppure se seguire i corsi serali e durante i weekend (opzione ideale per chi già lavora).
RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ACCADEMICI – Non esiste un meccanismo automatico per il riconoscimento dei titoli accademici a livello europeo. Di conseguenza, se hai intenzione di proseguire gli studi in un altro Paese dell’UE, dovresti rivolgerti alle autorità competenti per ottenere il riconoscimento del tuo titolo di studio.
ACCESSO – Alcune università predispongono esami di ammissione, altre accolgono i candidati in base alla graduatoria delle valutazioni ottenute all’esame di maturità, altre ancora sono aperte a tutti coloro che desiderano iscriversi. Ci sono anche opportunità di dottorato e di corsi post laurea. I gradi scientifici sono due: doktor e doktor habilitowany (dottore, dottore abilitato, corrispondenti al dottore di ricerca e al professore associato in Italia) in una data materia scientifica. Per il riconoscimento dei titoli di studio puoi trovare altre informazioni al sito www.buwiwm. edu.pl
LE TASSE UNIVERSITARIE – Di solito in Polonia non si paga per studiare e l’Università è pubblica e gratuita. Esistono tre modalità per intraprendere gli studi universitari: la prima è giornaliera ed è pensata per le persone che ottengono all’esame di maturità i migliori voti e non devono quindi pagare. Le altre due modalità sono create appositamente per le persone che preferiscono lavorare durante la settimana. In tal caso è necessario pagare.
GLI ALLOGGI – Molto spesso le università e le istituzioni di istruzione superiore polacche dispongono di residenze universitarie e dormitori nei quali non è difficile trovare una stanza a prezzi ragionevoli. A Varsavia, per fare un esempio, gli studenti Erasmus sono ospitati presso residenze universitarie con un affitto mensile di circa 360 PLN, 98 euro a persona al mese. Per affittare un appartamento, oltre alle bacheche dentro l’università e agli uffici relazioni internazionali delle università stesse, puoi dare uno sguardo a: i giornali degli annunci, i siti internet o le agenzie immobiliari. Può essere utile contattare le organizzazioni studentesche, veri e propri “enti amministrativi” che hanno spesso un loro ufficio all’interno dell’università (ELSA, ESN..). Inoltre sono molto attive all’interno delle università sia per quanto riguarda l’organizzazione di eventi culturali ed escursioni che in ambito sportivo e ricreativo (cori, gruppi di teatro, squadre sportive ecc.).
COSTI – La tessera studentesca della Polonia funziona in tutto il territorio e dà la possibilità di entrare nei locali a prezzo ridotto (50% nelle serate studentesche) nei musei gratuitamente e di usufruire del servizio ferroviario con il 48% di sconto.
Il sistema universitario in Polonia offre circa 450 strutture in cui è possibile studiare, di cui 310 atenei di proprietà privata (aperti a partire dagli anni 90) e 138 università statali, che si amplierà con nuove avveniristiche sedi già in costruzione. Un elenco delle università che offrono corsi in inglese è disponibile sul sito studyinpoland.pl
Non solo Università
L’istruzione e la formazione professionale post-secondaria viene offerta da:
LA SZKOLA POLICEALNA
La durata varia a seconda del settore professionale e viene specificata nella Classificazione delle Professioni. Va da 2 a 2 anni e mezzo e per alcune si riduce ad un anno. Sono ammessi tutti i diplomati del livello secondario superiore di tipo generale, ma la maggior parte degli istituti richiede anche soltanto un certificato di fine studi secondari superiori senza specificare il tipo di indirizzo. La szkola policealna prepara gli studenti a lavorare nel settore impiegatizio e in professioni simili, o in settori occupazionali e specializzazioni che richiedono una qualifica di livello secondario. Offre corsi nei seguenti settori: – Formazione degli insegnanti – Arte – Economia e gestione amministrativa – Studi dell’area medica
- Tecnologia – Agricoltura – Studi forestali e industria della pesca – Trasporti e comunicazione – Servizi alberghieri e informatizzazione. Coloro che superano l’esame ottengono un diploma di fine studi post-secondari (dyplom ukonczenia szkoly policealnej) e il titolo di tecnico.
GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SUPERIORE DI TIPO PROFESSIONALE
La durata prevista per i corsi varia da 3 anni a 3 anni e mezzo, a seconda della qualifica ottenuta. L’ammissione agli studi viene garantita a coloro che hanno completato il programma di studi, superato l’esame e che sono in possesso di un certificato rilasciato dalle scuole di istruzione secondaria superiore generale e professionale.
I corsi preparano all’impiego in professioni richieste dal mercato locale del lavoro. Le specializzazioni offerte da questi istituti sono le seguenti: – Business e gestione amministrativa – Settore educativo – Settore tecnico ingegneristico – Settore umanistico. Coloro che hanno terminato un corso di studi presso gli istituti di istruzione superiore di tipo professionale ottengono un diploma che attesta il completamento degli studi in un determinato settore e/o specializzazione professionale.
Borse di Studio
Il governo polacco offre annualmente diversi programmi di borse di studio ai cittadini
italiani:
Borse di studio annuali
Si tratta di borse della durata da 2 a 8 mesi (dal 1 ottobre al 30 giugno dell’anno seguente) destinate a laureandi o laureati in qualsiasi disciplina, ad artisti diplomati e a giovani docenti e scienziati (fino ai 35 anni). Vengono bandite ogni anno con scadenza fissata al 30 aprile per l’anno accademico successivo. L’importo mensile della borsa è di 1350 PLN (circa 350 euro), con l’esenzione dalle tasse universitarie, mentre i costi di viaggio sono a carico dei borsisti. È richiesta la conoscenza di almeno una lingua tra polacco, inglese, francese, russo o tedesco.
Borse di studio estive
Borse della durata di un mese (luglio/agosto) destinate a studenti di qualsiasi disciplina (ma in particolare studenti di lingua e letteratura polacca e slavistica) per seguire corsi di lingua e cultura polacca nelle sedi universitarie di Lublin, Cieszyn, Warszawa, Wrocław. La borsa copre l’intero costo del corso e le spese di vitto e alloggio presso le strutture universitarie, mentre i costi di viaggio sono a carico dei borsisti. Il bando scade generalmente il 30 aprile.
Borse di studio invernali
Borse della durata di un mese ciascuna (gennaio/febbraio) destinate a studenti iscritti almeno al 3˚ anno per seguire corsi di lingua e cultura polacca Polonicum presso l’Università di Varsavia. La borsa copre l’intero costo del corso e le spese di vitto e alloggio, mentre i costi di viaggio sono a carico dei borsisti. Il bando scade generalmente il 30 ottobre.
I bandi per le borse di studio annuali e per le borse estive scadono in genere nel mese di aprile; mentre i termini per presentare domanda per le borse di studio invernali scadono nel mese di ottobre. I bandi vengono pubblicati sui siti dell’Istituto Polacco e del Ministero degli Esteri italiano.
Si segnalano inoltre diversi programmi messi a disposizione dal Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale polacco e dai programmi Erasmus Mundus europei. Eccoli:
Thesaurus Poloniae
un programma di borse di studio della durata di tre mesi, messo a disposizione dal Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale e realizzato dal Centro Culturale Internazionale di Cracovia. Il programma è rivolto a ricercatori stranieri interessati alla cultura, alla storia e al patrimonio multiculturale della Polonia e dell’Europa orientale. L’importo delle borse varia da circa 770 euro al mese per borsisti Senior a circa 550 euro al mese per borsisti Junior, fino a circa 330 euro per acquisto di libri. Le domande vanno presentate dal 1 maggio al 15 giugno per soggiorni di studio da settembre fino a dicembre. Per ulteriori informazioni mck.krakow.pl
Programma Erasmus
Gli studenti iscritti ad un’università italiana che desiderano trascorrere un periodo dai 3 mesi all’intero anno accademico in Polonia, possono verificare presso la propria università la possibilità di partecipare al Programma Erasmus presso atenei polacchi.
Stage e Tirocini
In Polonia lo stage, denominato staz, può indicare sia il tirocinio per studenti sia lo stage per neolaureati. Lo staz è obbligatorio all’interno del sistema di formazione professionale polacco e dura quattro settimane. Il tirocinio fa inoltre parte integrante del curriculum di alcuni percorsi universitari, dura minimo un mese e spesso non è pagato.
Lo staz è sempre più utilizzato in Polonia come politica attiva del lavoro sia per i giovani disoccupati fino ai 25 anni sia per i laureati da non più di 12 mesi che non abbiano superato i 27 anni, in cerca di una prima esperienza professionale.
Questo tipo di tirocinio sovvenzionato dal Governo polacco anche con l’aiuto del Fondo Sociale Europeo, con una borsa pari a circa 230 euro al mese (fra il 60 e il 65% dell’attuale salario minimo di 365 euro) può durare fino ad un anno: secondo dati recenti, circa l’80-90% dei giovani polacchi laureati che hanno usufruito di questa opportunità hanno trovato lavoro dopo lo stage.
ATTENZIONE AL RIMBORSO SPESE! – Le prime settimane all’estero sono particolarmente costose: oltre all’esborso per le spese di viaggio, le voci più impegnative da affrontare sono l’affitto di una camera, l’eventuale cauzione e la quota per l’agenzia immobiliare. Chi volesse intraprendere uno stage in Polonia, ad esempio all’interno di una multinazionale o di una grande azienda italiana con sede in questo Paese, deve tener conto del fatto che l’eventuale rimborso spese non è molto elevato, essendo calcolato sul salario minimo in vigore (365 euro mensili). Di conseguenza potrebbe essere sufficiente un investimento personale di circa 500 euro al mese.
Come fare per trovare un’azienda
La candidatura libera – Chi cerca uno stage in Polonia, può in primo luogo provare a consultare il sito web in lingua tedesca di Europaservice promosso dall’Agenzia federale dell’impiego della Germania-Bundesagentur für Arbeit (BA) dove, cliccando sulla bandierina polacca, si possono trovare informazioni utili su come fare un tirocinio o trovare un lavoro in Polonia (Jobs und Praktika).
Numerosi sono inoltre i siti in cui vengono pubblicate offerte di stage e lavoro, quasi tutti in lingua polacca. Tra questi possiamo segnalare: www.pracuj. pl – www.gazeta.pl/praca – www.job-net.com.pl – www.jobs.pl. Ulteriori informazioni sullo stage/lavoro in Polonia si possono trovare infine sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (www.mpips.gov.pl).
La candidatura attraverso un progetto europeo o un’associazione internazionale – Nel 2011 hanno fatto uno stage in Polonia, utilizzando i programmi europei, 112 ragazzi italiani, di cui 87 con il Programma Leonardo da Vinci e 25 con il Programma Erasmus Placement. In Polonia sono inoltre presenti numerose Associazioni studentesche internazionali che assistono gli studenti stranieri durante il loro stage, ottenuto tramite la corrispondente filiale nel Paese di origine.
Paese che vai lavoro che trovi
La Polonia sta diventando una delle nuove mete d’elezione per gli italiani in cerca di lavoro. Le opportunità non mancano, spesso si tratti di contratti a tempo indeterminato e in vari settori si riesce a raggiungere ruoli di responsabilità in (relativamente) breve tempo.
Occhio ai salari, che sono più bassi rispetto all’Italia, ma commisurati al costo della vita, davvero minimo. Una retribuzione mensile per un neoassunto si aggira in media sui 3 mila zloty netti (pari a 700 euro) e consente di affittare una stanza in un appartamento in condivisione, di sostenere le spese per il vitto e di concedersi qualche sfizio e un biglietto aereo per l’Italia di tanto in tanto.
Le normative europee sulla libera circolazione di merci, servizi e persone sono valide anche in Polonia. I cittadini europei possono quindi trasferirsi per cercare lavoro senza dover ottenere permessi e possono concludere affari alle stesse condizioni dei cittadini polacchi. Sarà fondamentale per la ricerca di un posto di lavoro la conoscenza almeno basica della lingua e una buona padronanza della lingua inglese. L’ampia presenza di aziende italiane (l’Italia è al terzo posto nella graduatoria dei Paesi europei che investono in territorio polacco) può offrire qualche possibilità in più ai lavoratori italiani che ancora non hanno confidenza con la lingua locale.
Un ponte con il mondo del lavoro è rappresentato dalle agenzie di lavoro. Ce ne sono di piccole che spesso lavorano in ambito locale o regionale, ma sono presenti anche grandi compagnie come Manpower, Adecco, Obiettivo Lavoro, Hays, Randstad, etc. Può risultare inoltre utile rivolgersi all’Ufficio Relazioni Internazionali della propria Università e alle associazioni studentesche. L’orario di lavoro legale è di 48 ore a fronte delle 40 previste in Italia.
AUTOIMPRENDITORIALITÀ. Le pratiche necessarie per mettersi in proprio e avviare un’attività sono piuttosto semplici e veloci. Per aprire una partita IVA in Polonia possono essere sufficienti circa 3/4 giorni. Occorre presentare domanda di iscrizione al Registro Centrale e l’Informazione sull’Attività Economica (CEIDG); registrare l’indirizzo dove l’attività economica sarà condotta e aprire un conto bancario.
Fai attenzione! La correlazione degli stipendi con il costo della vita è fondamentale. La Polonia è una destinazione piuttosto economica.
TEMPO LIBERO – Numerose sono le manifestazioni musicali e teatrali che si tengono in Polonia durante l’arco dell’anno, come il Festival Musicale nella Vecchia Cracovia nel mese di agosto o il Wratislavia Cantans che ha luogo a Wroclaw a settembre. Diversi concerti di musica contemporanea e di jazz sono ospitati nella capitale Varsavia; famoso è anche il Festival del cinema polacco, nel mese di novembre, mentre all’inizio dell’estate e dell’autunno diverse feste popolari vengono celebrate in tutta la Polonia.
Settori più dinamici:
AGRICOLTURA
INDUSTRIA CHIMICA, MECCANICA E SIDERURGICA
UTILITIES AMBIENTALI (IN PARTICOLARE GESTIONE DEI RIFIUTI)
ELETTRICITÀ, GAS E RIFORNIMENTO D’ACQUA AUTOMOTIVE E INDOTTO
AVIAZIONE E INDOTTO INFRASTRUTTURE
TRASPORTI
METALMECCANICA
E se partissi per uno scambio alla pari
Spesso gli scambi alla pari rappresentano un utile strumento per avere la possibilità di conoscere un Paese e viverci per qualche mese, senza spendere barche di soldi. La formula del lavoro au pair è questa: si viene inseriti nel nucleo familiare di destinazione con gli stessi diritti (quindi vitto, alloggio, assistenza) e gli stessi doveri (quindi sbrigare faccende domestiche e nelle attività familiari) degli altri componenti. Insomma alla pari a tutti gli effetti.
Non si tratta solo di un’esperienza formativa interessante, ma anche dell’opportunità di imparare e perfezionare una lingua straniera senza dover pagare costosi corsi privati.
Le famiglie che fanno richiesta di ragazzi/e alla pari, generalmente ne hanno bisogno per accudire bambini piccoli per metà giornata, ma si stanno diffondendo molto anche le domande per aiutanti in piccole aziende agricole a gestione familiare o ancora di singoli o famiglie che vogliono imparare la lingua del ragazzo/a alla pari.
Ad oggi, si stima che oltre 300.000 giovani in tutto il mondo stiano svolgendo un periodo di lavoro alla pari. Un mondo poco conosciuto, ma concreto e in fortissima crescita.
Se vuoi provare un’esperienza simile in Italia è possibile contattare una delle agenzie e organizzazioni private che operano nel settore dello studio e lavoro all’estero. Si tratta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator. Anche all’estero esistono agenzie di collocamento alla pari per stranieri.
Tra queste ti consigliamo quelle che aderiscono alle organizzazioni nazionali dell’ECAPS, European Commitee for Au Pair Stan- dards, che sono tenute a rispettare un preciso codice di compor- tamento nei confronti sia dei partecipanti alla pari sia delle famiglie. L’elenco di tutte le agenzie ufficiali di Scambi alla Pari si trova sul sito istituzionale dello IAPA – International Au Pair Association.
Reperire la famiglia tramite agenzia non è l’unica modalità possibile. Anche tramite internet esistono siti di incontro domanda/offerta sul lavoro alla pari. L’utilità di usufruire dell’agenzia può essere valutata in relazione ad una conoscenza preliminare della famiglia, al rispetto di determinati standard e ad un’assistenza per le procedure burocratiche. Di solito l’agenzia prevede un costo per il servizio ma, soprattutto all’estero, si possono trovare agenzie che forniscono il servizio gratuitamente all’au pair.
Infine un’altra possibilità è quella di rivolgersi agli sportelli EURES (European Employment Services), servizi europei per l’impiego diffusi in tutto gli Stati membri attraverso una rete di Consiglieri EURES. A questi servizi si potranno richiedere informazioni su eventuali annunci di ricerca di ragazze/i alla pari oppure, come già detto in precedenza, consultare le offerte di lavoro pubblicate sul portale di EURES.
Ecco alcuni siti che pubblicano offerte di lavoro in Polonia:
EURES – Servizi europei per l’impiego www.ec.europa.eu
Servizio pubblico per l’impiego locale: Publiczne Służby Zatrudnienia www.psz.praca.gov.pl www.pracuj.pl
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA ALL’INGRESSO NEL PAESE
E’ necessario viaggiare con il passaporto o con la carta d’identità valida per l’espatrio. Se si desidera soggiornare in Polonia per più di 90 giorni è necessario registrare il soggiorno presso l’Ufficio del Voivoda (Ufficio di Prefettura della Polonia su struttura regionale), verificando che i documenti (passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio) siano validi per l’intero periodo del soggiorno. Il permesso di soggiorno che viene rilasciato ha validità di un anno con la possibilità di estenderlo all’anno successivo fino al completamento degli studi. Per ottenere questo documento è necessario presentare unitamente alla domanda un certificato che attesti l’iscrizione all’università ospitante e dimostrare la solvibilità economica.
SITUAZIONE SANITARIA
Le strutture sanitarie locali sono accettabili e buona risulta essere la preparazione del personale medico. Sono presenti a Varsavia diverse cliniche e ambulatori privati (alcuni dei quali convenzionati con assicurazioni sanitarie internazionali) con personale che parla l’inglese. La situazione igienico-sanitaria è di buon livello. Si consiglia tuttavia di bere acqua minerale in quanto l’acqua corrente fornita dalla rete pubblica potrebbe non essere del tutto potabile. I cittadini italiani che si recano temporaneamente (per studio, turismo, affari o lavoro) nel Paese (Stato membro dell’Unione Europea) possono ricevere le cure mediche necessarie previste dall’assistenza sanitaria pubblica locale se dispongono della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) o Tessera Sanitaria.
Relazioni Italia – Polonia
Le relazioni tra Polonia e Italia sono molto strette e da anni si sviluppano in maniera molto dinamica. L’Italia è il terzo partner commerciale della Polonia e il sesto per quanto riguarda gli investimenti. Sono presenti in Polonia, tra l’altro: la FIAT, Gruppo Merloni, Banca Unicredit, Ferrero, Gruppo Marcegaglia.
La Polonia occupa invece il tredicesimo posto come partner commerciale dell’Italia. Malgrado un costante deficit dello scambio commerciale, il Paese sta pian piano cambiando la struttura delle proprie esportazioni verso l’Italia. Vengono principalmente esportati veicoli e pezzi di ricambio, macchinari ed attrezzatura, ma cominciano ad entrare sul mercato italiano mobili e prodotti di legno, prodotti agro-alimentari, cosmetici, infissi, piccole imbarcazioni da diporto. Gli investimenti polacchi in Italia sono ancora pochi, ma cresce il numero delle microimprese che forniscono servizi nel settore edile, commerciale, agricolo.
Diventa sempre più significativa la collaborazione nel campo della ricerca e del trasferimento delle nuove tecnologie nei processi produttivi nonché la collaborazione con i distretti industriali. Tradizionalmente buona rimane la cooperazione regionale.
L’obiettivo della Camera di Commercio e Industria italo-polacca è di contribuire allo sviluppo dell’interscambio economico e culturale fra Italia e Polonia. Ad oggi sono stati ottenuti notevoli risultati in settori di particolare interesse per i due Paesi: agroalimentare, biotecnologie, telecomunicazioni, chimico/farmaceutico e culturali.
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