Laurea in Medicina Veterinaria

Laurea in Medicina Veterinaria

Per esercitare la professione medica in Italia è necessario iscriversi al corso di Laurea a ciclo unico in Medicina Veterinaria, la cui durata è 6 anni.

L’immatricolazione è possibile previo superamento del test d’ammissione, poiché questi corsi sono a numero chiuso.

Conseguita la laurea, dopo un tirocinio obbligatorio di tre mesi, era necessario sostenere l’esame di Stato, superato il quale è possibile l’iscrizione presso l’Albo provinciale dei Medici Veterinari. Nel 2020 la laurea in Medicina Veterinaria diventa abilitante, viene eliminato quindi l’esame di stato.

Il medico può scegliere in quale disciplina specializzarsi frequentando, dopo il superamento dell’esame di ammissione, una Scuola di Specializzazione, di durata variabile (dai tre ai cinque anni, a seconda del tipo di specializzazione).

Obiettivi Formativi della Laurea in Medicina Veterinaria

I laureati e le laureate in Medicina Veterinaria sviluppano competenze scientifiche e teoriche-pratiche necessarie all’esercizio della professione medico-veterinaria ed in possesso delle basi metodologiche e culturali necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché dei fondamenti metodologici della ricerca scientifica. Gli obiettivi formativi del corso di studio vengono raggiunti mediante corsi teorici ed attività pratica.

Sbocchi occupazionali di Medicina Veterinaria

Sbocchi Occupazionali

I laureati in medicina veterinaria potranno esercitare la professione e continuare la propria formazione attraverso Master e corsi di perfezionamento. Le possibilità sono molteplici e in diversi campi.

Si può svolgere l’attività libero-professionale che riguarda sia gli animali da affezione (cane, gatto, animali esotici, cavallo) che quelli da reddito. Si può lavorare presso il Servizio Sanitario Nazionale (ASL, IZS), svolgere servizi veterinari all’interno delle forze di polizia (forestale, guardia di finanza, NAS, polizia frontaliera, ecc.).

Così come lavorare nell’Industria pubblica e privata (zootecnica, farmaceutica, mangimistica, di controllo sulla produzione e distribuzione degli alimenti di origine animale), nelle organizzazioni internazionali, nelle agenzie di cooperazione e sviluppo, negli enti di ricerca.

Prime scuole di specializzazione della medicina veterinaria: Ispezione degli alimenti di origine animale; Patologia e clinica degli animali d’affezione, Sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche.

Materie di studio LM42 Medicina Veterinaria: anatomia veterinaria sistematica e comparata, biochimica clinica, economia e gestione dell’azienda, zootecnica, biochimica strutturale, zoologia veterinaria, genetica e miglioramento genetico, citologia, istologia ed embriologia veterinaria, fisica applicata.

Dove si studia [ LM42 Medicina Veterinaria ] 

Università degli studi di Bari A. Moro
Dipartimento di Medicina Veterinaria
Medicina veterinaria, Valenzano

Università degli studi di Bologna Alma Mater
Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie
Medicina veterinaria, Ozzano dell’Emilia

Università degli studi di Camerino
Scuola di bioscienze e medicina veterinaria
Medicina veterinaria, Matelica

Università degli studi di Messina
Dipartimento di scienze veterinarie
Medicina Veterinaria

Università degli studi di Milano
Dipartimento di Medicina Veterinaria
Medicina Veterinaria, Lodi

Università degli studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali
Medicina Veterinaria

Università degli studi di Padova
Dipartimento Medicina animale, produzioni e salute
Medicina veterinaria, Legnaro

Università degli studi di Parma
Dipartimento di scienze mediche veterinarie
Medicina veterinaria

Università degli studi di Perugia
Dipartimento di Medicina Veterinaria
Medicina veterinaria

Università degli studi di Pisa
Dipartimento di scienze veterinarie
Medicina veterinaria

Università degli studi di Sassari
Dipartimento di Medicina Veterinaria
Medicina veterinaria

Università degli studi di Teramo
Facoltà di Medicina Veterinaria
Medicina veterinaria

Università degli studi di Torino
Dipartimento di scienze veterinarie
Medicina veterinaria, Grugliasco

Le Professioni di Medicina Veterinaria

Veterinario militare

È un ufficiale delle forze armate italiane. Si tratta di una figura militare, presente in ogni Corpo Armato dello Stato che ha il compito di assicurare lo stato di salubrità degli animali attraverso un intervento diagnostico e terapeutico, nonché preventivo. Indubbiamente, possiede un solido apparato scientifico ed una competenza in materia di biologia, chimica, anatomia, fisiologia. Oggetto delle sue valutazioni cliniche sono gli animali da compagnia, ma non solo.

È contraddistinto da una forte convinzione di mettere al servizio dell’Esercito e dello Stato le sue competenze e conoscenze. Conosce la disciplina e le regole militari. La riservatezza è sua prerogativa indispensabile. Infatti, mai i riflettori si accendono sulla sua attività, soprattutto quando opera in ambiti poco conosciuti come la sicurezza alimentare, intervento che non tutti sanno essere di sua competenza. Il fervore mediatico ha fino ad oggi toccato solo eventi d’impatto come la mucca pazza o l’epidemia aviaria.

Veterinario di animali da reddito

Si tratta di un professionista che si occupa degli animali da reddito, ossia bovini, vacche e cavalli. In generale, svolge mansioni quali la valutazione e la cura delle patologie che possono colpire gli animali d’allevamento. Quindi ricopre compiti di prevenzione e profilassi, verifica la salubrità dei mangimi ed interviene per sanare malattie trasmissibili all’uomo. Dunque, sa utilizzare le biotecnologie, i piani di alimentazione e le tecniche di allevamento per il miglioramento della condizione degli animali.

Ogni suo intervento viene condotto nel rispetto del benessere animale e dell’ambiente. Inoltre fornisce all’allevatore tutte le informazioni sulla prevenzione necessaria per evitare il proliferare di patologie. Ancora, tiene sotto controllo la fertilità, procedendo ad esami e controlli per migliorare la capacità riproduttiva negli allevamenti.

Laddove lo ritiene opportuno, applica tecniche di riproduzione assistita come ad esempio la fecondazione artificiale. In sostanza deve saper fare una corretta anamnesi, valutare lo stato patologico dell’animale, strutturare una terapia adeguata alla specie ed all’età, elaborare un piano di verifica per monitorare il decorso della malattia e la validità della cura applicata.