Laurea in Scienze Politiche

Laurea in Scienze Politiche

L’offerta formativa in Scienze Politiche si propone di trasmettere saperi essenziali e multidisciplinari distribuiti negli ambiti storico-politico, economico-politico, sociologico, politologico, giuridico e linguistico.

Tale offerta si propone di fare acquisire le competenze necessarie per la comprensione e la gestione di fenomeni complessi e di progetti, anche attraverso la maturazione di una coscienza critica e l’interazione con culture e moduli conoscitivi differenti.

Al termine del percorso formativo gli studenti saranno in grado di intraprendere le carriere negli ambiti del settore politico (partiti, organizzazioni sindacali, enti associativi, etc..), del settore diplomatico (carriere internazionali), della pubblica amministrazione, delle istituzioni e delle organizzazioni internazionali e non governative; nonché nell’ambito delle attività per attori privati impegnati nel settore del giornalismo, dell’editoria e della comunicazione in generale.

Obiettivi Formativi della Laurea in Scienze Politiche

Obiettivo del Corso di laurea in Scienze Politiche è di fornire competenze per valutare e gestire problemi della complessa realtà contemporanea. Questo corso di laurea possiede un’impostazione multi e inter-disciplinare, che fornisce un ampio bagaglio culturale di base permettendo allo studente e alla studentessa di approfondire tematiche negli ambiti economico, giuridico, politologico, sociale e storico, oltre che linguistico.

Sbocchi occupazionali di Scienze Politiche

Sbocchi Occupazionali

In questo ambito è possibile svolgere attività professionali nei settori economici del pubblico del privato e dell’economia sociale, negli enti di ricerca, nelle associazioni sindacali, nella cooperazione sociale e culturale.

In particolare, a chi è interessato alla pubblica amministrazione, consente l’accesso a un ampio ventaglio di concorsi pubblici e, data l’altra multidisciplinarità degli studenti consente ai laureati di svolgere le prove con maggiore dimestichezza e preparazione, rispetto ad altre classi di laurea.

A seconda dell’indirizzo prescelto prevede la possibilità svolgere attività in organizzazioni per cooperazione nei paesi in via di sviluppo, all’interno di organizzazioni internazionali istituzionali quali le agenzie Onu, le organizzazioni comunitarie e le organizzazioni non profit con compiti organizzativi, logistici e di controllo. Inoltre da considerare il settore assicurativo/bancario e la piccola media industria.

Fondamentale, in particolare per i percorsi internazionali, la conoscenza delle lingue straniere e i soggiorni all’esterno in termini di esperienze lavorative, in campi di lavoro.

Professioni: Cooperatore internazionale, agente diplomatico, project manager, funzionario della Pubblica Amministrazione, ricercatore, addetto all’ufficio studi e ricerche di enti e organizzazioni pubbliche, euro-progettista, esperto di fundraising, addetto al marketing strategico, esperto di politiche pubbliche, esperto di politica internazionale, addetto alle pubbliche relazioni, addetto alla gestione delle risorse umane, agente diplomatico, esperto di relazioni industriali, esperto di mercati esteri, social media manager, giornalista, consulente del lavoro, consulente di impresa, organizzatore eventi, peacekeeper.

Materie di studio L36 Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali: sociologia generale, istituzioni di diritto pubblico, lingua, economia politica, storia contemporanea, storia delle dottrine politiche, scienza politica, storia del pensiero economico, storia moderna, demografia, modelli statistici, storia del diritto internazionale, storia delle istituzioni europee, sociologia della comunicazione, storia del diritto pubblico, storia delle aziende pubbliche e no profit, lingua cultura e istituzioni della lingua scelta, organizzazione internazionale e tutela dei diritti, storia dell’ambiente, ordinamento della famiglia.

Materie di studio L37 Scienze Sociali per la Cooperazione, lo Sviluppo e la Pace: economia politica, etnologia e antropologia culturale, demografia, diritto internazionale, psicologia sociale per lo sviluppo e la pace, storia delle relazioni internazionali, scienza della politica, lingua, organizzazione internazionale e tutela dei diritti, storia della modernizzazione, diritto pubblico comparato, geografia economica e politica, istituzione di sociologia e comunicazione, economia dello sviluppo.

Dove si studia [ L36 Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali ]

Università degli studi di Bari A. Moro
Dipartimento di scienze politiche
Scienze politiche

Università degli studi di Bologna Alma Mater
Dipartimento di scienze politiche e sociali
Scienze internazionali e diplomatiche, Forlì
Scienze politiche, sociali e internazionali

Università degli studi di Cagliari
Dipartimento di scienze politiche e sociali
Scienze politiche

Università della Calabria
Dipartimento di scienze politiche e sociali
Scienze politiche, Rende

Università degli studi di Catania
Dipartimento di scienze politiche e sociali
Storia, politica e relazioni internazionali

Università degli studi di Firenze
Dipartimento di scienze politiche e sociali
Scienze politiche

Università degli studi di Genova
Dipartimento di scienze politiche
Scienze Internazionali e Diplomatiche

Università degli studi Internazionali di Roma – UNINT
Facoltà di Scienze della Politica e delle dinamiche Psico-Sociali
Scienze politiche per la sicurezza e le relazioni internazionali

Università degli studi di Macerata
Dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali
Scienze politiche e relazioni internazionali

Università degli studi di Messina
Dipartimento di scienze politiche e giuridiche
Scienze Politiche, Amministrazione e Servizi
Scienze politiche e delle relazioni internazionali

Università degli studi di Milano
Dipartimento di studi internazionali, giuridici e storico-politici
Scienze politiche

Dipartimento di scienze sociali e politiche
International Politics, Law and Economics
Scienze internazionali e istituzioni europee

Università Bocconi di Milano
Facoltà di economia
International Politics and Government

Università Cattolica del Sacro Cuore
Facoltà di scienze politiche e sociali
Scienze politiche e delle relazioni internazionali, Brescia, Milano

Università degli studi del Molise
Dipartimento di Economia
Scienze della politica e della amministrazione, Campobasso

Università degli studi di Napoli Federico II
Dipartimento di scienze politiche
Scienze politiche

Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli
Dipartimento di scienze politiche
Scienze politiche, Caserta

Università degli studi di Napoli L’Orientale
Dipartimento di scienze umane e sociali
Scienze politiche e relazioni internazionali

Università degli studi di Padova
Dipartimento scienze politiche, giuridiche e studi internazionali
Scienze politiche
Scienze politiche, Relazioni internazionali, Diritti umani

Università degli studi di Palermo
Dipartimento di scienze politiche e delle relazioni internazionali
Scienze politiche e delle relazioni internazionali

Università degli studi di Parma
Dipartimento di giurisprudenza, studi politici e internazionali
Scienze politiche e delle relazioni internazionali

Università degli studi di Pavia
Dipartimento di scienze umane e sociali
Scienze politiche e delle relazioni internazionali

Università degli studi di Perugia
Dipartimento di scienze politiche
Scienze politiche e relazioni internazionali

Università degli studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro – Vercelli
Dipartimento di giurisprudenza, scienze politiche, economiche e sociali
Scienze Politiche, Economiche, Sociali e dell’Amministrazione, Alessandria

Università degli studi di Pisa
Dipartimento di scienze politiche
Scienze politiche

Sapienza Università di Roma
Dipartimento di scienze politiche
Scienze politiche e relazioni internazionali

Università degli studi di Roma Tor Vergata
Dipartimento di giurisprudenza
Scienze dell’Amministrazione e delle Relazioni Internazionali

Università degli studi di Roma Tre
Dipartimento di scienze politiche
Scienze politiche e relazioni internazionali
Scienze politiche per il governo e l’amministrazione
Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo

Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli LUISS
Dipartimento di scienze politiche
Scienze Politiche

Link Campus University
Scuola d’ Ateneo per le attività didattiche – undergraduate e graduate
Scienze della Politica e dei Rapporti Internazionali

Libera Università degli studi “Maria SS. Assunta” – LUMSA
Dipartimento di giurisprudenza, economia, politica e lingue moderne
Scienze politiche e internazionali

Università degli studi del Salento
Dipartimento di storia, società e studi sull’uomo
Scienze politiche e delle relazioni internazionali, Lecce

Università degli studi di Salerno
Dipartimento di scienze politiche e della comunicazione
Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, Fisciano

Dipartimento di studi politici e sociali
Studi Diplomatici, Internazionali e sulla Sicurezza Globale, Fisciano

Università degli studi di Sassari
Dipartimento di giurisprudenza
Scienze Politiche

Università degli studi di Siena
Dipartimento di scienze politiche e internazionali
Scienze Politiche

Università Telematica E-Campus
Facoltà di giurisprudenza
Scienze Politiche e Sociali,  Novedrate

Università Telematica G. Marconi
Facoltà di scienze politiche
Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali – Roma

UNICUSANO Università degli studi Niccolò Cusano – Telematica Roma
Facoltà di scienze politiche
Scienze politiche e relazioni internazionali

Università Telematica Universitas Mercatorum
Scienze Politiche e Relazioni Internazionali

Università degli studi di Teramo
Facoltà di scienze politiche
Scienze politiche

Università degli studi di Torino
Dipartimento di culture, politica e società
Scienze internazionali, dello sviluppo e della cooperazione
Scienze politiche e sociali

Università degli studi di Trento
Dipartimento di sociologia e ricerca sociale
Studi internazionali

Università degli studi di Trieste
Dipartimento di scienze politiche e sociali
Scienze internazionali e diplomatiche, Gorizia
Scienze politiche e dell’amministrazione

Università degli studi della Tuscia
Dipartimento di economia, ingegneria, società e impresa
Scienze politiche e delle relazioni internazionali, Viterbo

Università degli studi di Urbino Carlo Bo
Dipartimento di economia, società, politica
Scienze Politiche, economiche e del governo

Università della Valle D’Aosta
Dipartimento di scienze economiche e politiche
Scienze politiche e delle relazioni Internazionali, Saint Christophe

Dove si studia [ L37 Scienze Sociali per la Cooperazione, lo Sviluppo e la Pace ]

Università degli studi di Bologna Alma Mater
Dipartimento di scienze statistiche
Sviluppo e cooperazione internazionale

Università degli studi di Camerino
Scuola di Giurisprudenza
Scienze sociali per gli enti non-profit e la cooperazione internazionale

Università degli studi di Firenze
Dipartimento di scienze per l’economia e per l’impresa
Sviluppo economico, cooperazione internazionale socio-sanitaria e gestione dei conflitti

Università degli studi di Milano
Dipartimento di scienze sociali e politiche
Scienze sociali per la globalizzazione

Università degli studi di Palermo
Dipartimento di scienze economiche, aziendali statistiche
Sviluppo economico, cooperazione internazionale e migrazioni

Università per Stranieri di Perugia
Dipartimento di scienze umane e sociali
Studi Internazionali per la Sostenibilità e la Sicurezza sociale 

Università degli studi di Pisa
Dipartimento di civiltà e forme del sapere
Scienze per la Pace: cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti

Sapienza Università di Roma
Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale
Cooperazione internazionale e sviluppo

Le professioni di Scienze Politiche

Peacekeeper

Figura che lavora per organizzazioni internazionali e non governative, svolgendo un percorso di formazione lavorativa per i Paesi in via di sviluppo nell’ambito della cooperazione internazionale soprattutto in luoghi in cui i conflitti impediscono il normale svolgimento della pace nei contesti di vita.

Questo ruolo viene ricoperto generalmente da civili disarmati i quali possono avere responsabilità diverse in merito alla loro formazione, conservando un obiettivo comune: quello della pace tra i popoli. Per un corretto svolgimento di questa professione bisogna ben conoscere le discipline più richieste dall’ONU per aiutare in situazioni di crisi: la politica internazionale, l’economia per la gestione delle risorse, il diritto e gli ambiti legali, l’ingegneria delle costruzioni. Inoltre deve conoscere i piani governativi del luogo in cui lavora.

Cooperatore internazionale

Si tratta di un professionista che si occupa della progettazione comunitaria per favorire lo sviluppo socio economico e culturale nelle zone disagiate del mondo. Enti locali, organizzazioni internazionali, associazioni di volontariato, Ong (organizzazioni non governative) sono gli enti di riferimento e di reclutamento per i cooperatori internazionali. Inoltre, può lavorare direttamente in patria nella realizzazione di progetti in vista dell’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati.

Esistono agenzie che si occupano direttamente di aiuto internazionale e di assistenza umanitaria che, oltre a favorire l’occupazione in loco, reclutano personale direttamente nei Paesi disagiati, creando un mercato del lavoro dinamico, anche nei paesi di origine. La sua funzione dunque, rappresenta una possibilità concreta di crescita culturale ed economica per quella fetta consistente del globo in via di sviluppo.

Giornalista

È un portavoce puntuale e imparziale delle notizie. Testimone privilegiato di fatti e avvenimenti che racconta e spiega attraverso i mezzi di stampa: quotidiani, periodici, quotidiani online, radio, tv e social network. In questa era digitale connotata da una continua e veloce innovazione tecnologica, con una pubblicazione sempre crescente di blog, ad esempio, diviene sempre più importante evidenziare le qualità culturali e tecniche del professionista.

Che sia un cronista, articolista, redattore, freelance, reporter, inviato, corrispondente, si aggiorna di continuo ed è informato su ogni settore; ottimo conoscitore dei concetti giuridici di base, dei principi sanciti dal codice civile come la tutela del diritto all’immagine di una persona ed osservante delle leggi e norme che compongono il codice deontologico della professione.

Gli ambiti di specializzazione sono molto ampi: cronaca, economia, cultura, politica, spettacolo, moda, sport, esteri, scienza. Non esiste una qualifica ufficiale che attesti la specializzazione del giornalista che senza l’iscrizione all’albo non può esercitare la professione.

Agente diplomatico

Rappresenta la propria Nazione all’Estero ed è una figura professionale composita in quanto si articola in una serie distinta di funzioni. A seconda del ruolo, svolge mansioni inerenti alla cooperazione tra il proprio Stato (Stato di invio) e quello dove va ad operare (Stato di destinazione).

Il suo operato contribuisce allo sviluppo del proprio Paese all’estero, incrementando l’internazionalizzazione e la reciproca conoscenza tra i popoli, sia attraverso il supporto amministrativo e burocratico ai concittadini all’estero, sia mediante il potenziamento delle attività produttive, culturali e istituzionali degli italiani all’estero, così come degli stranieri in Italia. Le strutture principali in cui opera sono: l’Ambasciata ed il Consolato. Un diplomatico è un dipendente pubblico del Ministero degli Affari Esteri.

Appartenere al corpo diplomatico significa godere dei benefici e della cosiddetta immunità diplomatica (non si può essere arrestati nell’esercizio delle proprie funzioni). La carriera dunque si svolge per i 2/3 all’estero, con l’obbligo di prestare servizio in patria (presso il Ministero degli Affari Esteri) per 2 anni consecutivi, ogni 8 anni trascorsi oltre confine.

Per ottenere la prima promozione, per esempio, è necessario aver prestato servizio all’estero per almeno 4 anni in una sede al di fuori dell’area euro atlantica. Si tratta di una figura ambita e di prestigio. I diplomatici italiani sono all’incirca 800 nel mondo, considerando le ambasciate e i consolati.

Funzionario della Pubblica Amministrazione

Il termine funzionario indica un professionista che, all’interno di un ufficio, è investito di poteri che deve esercitare nell’interesse dell’ente cui appartiene. I funzionari pubblici possono essere titolari di organi politici, quindi possono ricoprire cariche istituzionali quali Capo dello Stato, Ministro del Governo, etc. In questo caso si tratta di funzionari onorari mentre il funzionario in senso stretto è colui che è titolare di un ufficio burocratico.

Rivede dunque normative ministeriali da interpretare in maniera corretta per far rispettare la legge. Pertanto, deve essere animato da un indiscutibile spirito di imparzialità per eseguire la volontà del politico o dell’ufficio centrale da cui dipende. Seppur il suo movente è tecnico giuridico, deve comunque possedere una capacità interpretativa sofisticata.

In questo senso la legalità più che un obiettivo, deve essere intesa come un vincolo dell’attività amministrativa, al quale i funzionari si debbono attenere nel perseguimento degli obiettivi loro affidati. Il funzionario pubblico è un dirigente che svolge anche funzioni manageriali: gestione delle risorse messe a disposizione per raggiungere gli obiettivi indicati.

Consulente del lavoro

Una figura strategica che cura il rapporto tra azienda, istituzioni pubbliche e lavoratori. Di questi ultimi, cura tutte le fasi del rapporto lavorativo. Nella prima fase del lavoro, definibile di gestazione procede a fornire un preventivo dei costi del personale, considerando le normative sulla privacy e sulla sicurezza.

Successivamente, definisce il rapporto di lavoro in base al corretto inquadramento contrattuale e avvia la pratica di assunzione. Costanti gli adempimenti di routine del rapporto di lavoro: l’elaborazione delle buste paga del lavoratore, la malattia, il congedo parentale, gli infortuni. Fase finale, il momento di stand by o della vera e propria cessazione del rapporto di lavoro: la cassa integrazione, la mobilità, il licenziamento.

Se sorgono problematiche tra azienda e lavoratore, tenendo conto delle normative di riferimento, il consulente del lavoro, si attiva per favorire la risoluzione della controversia. In merito alle società quando si operano i controlli sulle aziende relativi al rapporto di lavoro e alle condizioni di lavoro, rappresenta gli interessi dell’azienda stessa davanti agli Ispettori del lavoro. Inoltre, sempre dell’azienda, cura gli aspetti sia fiscali che contabili. Infine, con le dovute autorizzazioni, svolge attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, offrendo il servizio di ricerca, formazione e selezione del personale.