Laurea in Agraria

Laurea in Agraria

L’agraria, o scienze agrarie, è l’insieme delle discipline e delle pratiche volte alla produzione alimentare.

L’agraria comprende l’agronomia, la zootecnia, le coltivazioni arboree, le coltivazioni erbacee, le coltivazioni orticole, la silvicoltura, la fitopatologia, la zooiatria, l’idraulica agraria, la meccanica agraria, le costruzioni rurali, l’economia agraria, l’estimo e l’agrimensura, le industrie agrarie, la biochimica vegetale e animale, la biologia vegetale e animale, la microbiologia alimentare, il miglioramento genetico, la pedologia, le ingegnerie agrarie, agrienergie e molte altre discipline indispensabili al fine dell’articolata pratica quale la produzione alimentare in larga scala.

Lo studente di Agraria sviluppa oggigiorno delle competenze in svariati campi del sapere, molti anche distanti fra loro come ad esempio: agronomia, economia, estimo, diritto agrario, topografia, costruzioni, idraulica, tecnologie alimentari, industrie agrarie, biologia, microbiologia, genetica, zootecnica, zoologia, nutrizione, entomologia, patologia vegetale, pedologia, geologia, pianificazione territoriale, storia dell’agricoltura, oltre a materie propedeutiche quali botanica, chimica, matematica.

Le università propongono corsi nelle macro aree di Scienze e tecnologie agrarie, Scienze forestali e ambientali, Produzioni animali, Biotecnologie, Ambiente e territorio, Viticoltura ed enologia, tecnologie alimentari.

Obiettivi Formativi della laurea in Agraria

I percorsi formativi di quest’area offrono una base solida di conoscenze scientifiche (matematiche, chimiche, fisiche e biologiche). Tale preparazione permette agli studenti e alle studentesse di confrontarsi in maniera pratica con i saperi fondamentali che attengono alle discipline economico-estimative, delle produzioni vegetali e animali, degli allevamenti zootecnici. Dunque, i laureati e le laureate nel settore sviluppano sostanziali competenze tecniche nel campo dell’innovazione per operare nei comparti agrari, zootecnici, agro alimentari.

Sbocchi occupazionali di Agraria

Sbocchi Occupazionali

I/le laureati/e in agraria possono lavorare in vari settori che vanno dalla produzione agroalimentare, alla gestione di spazi verdi.

Possono infatti trovare impiego in imprese agrarie e agroindustriali, nelle pubbliche amministrazioni, in consorzi di bonifica, in industrie di produzione dei mezzi tecnici per l’agricoltura, in parchi nazionali, in aree protette, in industrie di trasformazione, nella distribuzione alimentare.

I liberi professionisti potranno iscriversi all’albo e avviare un’attività in proprio. L’albo può essere quello degli Agrotecnici (albo unico) o quello degli Agronomi e Forestali, che è diviso in 2 sezioni: una prima sezione per i laureati magistrali e una seconda sezione per i soli laureati triennali.

Professioni: addetto trasformazione e vendita vitivinicola, agronomo sociale, agronomo, allevatore, consulente per enti e associazioni, direttore parchi pubblici e privati, dottore forestale, educatore ambientale, enologo, esperto di produzioni bio, tecnologo alimentare, ispettore di qualità, merceologo alimentare, operatore di macelli e allevamenti, perito agrario, pianificazione e gestione dell’ambiente e del territorio rurale, specialista in scienze enogastronomiche, esperto in tecniche di lavorazione del tabacco, tecnologo agrario, zootecnico.

Materie di studio L 25 Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali: biologia vegetale, chimica e matematica, zootecnica generale, fertilità del suolo e nutrizione delle piante, genetica agraria, fisica, tecnologie alimentari, idraulica agraria, meccanica agraria, agronomia generale, costruzioni per l’agricoltura, tecniche di allevamento animale, entomologia applicata e patologia vegetale, economia, estimo e politica agraria, ecofisiologia e miglioramento genetico in arboricoltura.

Materie di studio L 26 Scienze e Tecnologie Alimentari: elementi di chimica, chimica fisica, biologia, produzioni vegetali, produzioni animali, chimica organica, elementi di fisica, elementi di economia, biochimica generale, biochimica alimentare, fisica tecnica, chimica analitica con elementi di chemiometria, alimentazione e nutrizione umana, analisi chimica dei prodotti alimentari, microbiologia applicata, patologie delle derrate alimentari.

Materie di studio L 38 Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali: matematica, fisica e statistica, informatica, chimica generale, biochimica e biologia molecolare, genetica, etnologia e miglioramento genetico, anatomia degli animali domestici e zoologia botanica, agronomia e coltivazione erbacee, nutrizione e alimentazione animale, microbiologia, immunologia e parassitologia, patologia generale comparata, microbiologia applicata alle produzioni animali, economia dell’azienda agraria.

Dove si studia [ L25 Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali ]

Università degli studi di Bari A. Moro
Dipartimento di scienze agroambientali e territoriali
Scienze e Tecnologie del Territorio e dell’Ambiente Agro-Forestale
Scienze e tecnologie agrarie

Università degli studi della Basilicata
Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali
Scienze Forestali e Ambientali, Potenza
Tecnologie Agrarie, Potenza

Università degli studi di Bologna Alma Mater
Dipartimento di scienze e tecnologie agro alimentari
Economia e Marketing nel sistema agro-industriale
Scienze del territorio e dell’ambiente agro-forestale
Tecnologie agrarie
Verde ornamentale e tutela del paesaggio, Imola

Libera Università di Bolzano
Facoltà di Scienze e Tecnologie
Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente montano

Università degli studi di Brescia
Dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente
Sistemi agricoli sostenibili

Università degli studi di Catania
Dipartimento di agricoltura, alimentazione,ambiente
Scienze e tecnologie agrarie

Università degli Studi di Ferrara
Dipartimento di scienze chimiche, farmaceutiche ed agrarie
Tecnologie agrarie e Acquacoltura del Delta, Ferrara

Università degli studi di Firenze
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie,Alimentari, Ambientali e Forestali
Scienze Agrarie
Scienze e Tecnologie per la Gestione degli Spazi Verdi e del Paesaggio
Scienze forestali e ambientali
Tecnologie e Trasformazioni Avanzate per il Settore Legno Arredo Edilizia
Viticoltura ed Enologia

Università degli studi di Foggia
Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente
Scienze e tecnologie agrarie

Università degli studi di Milano
Dipartimento Scienze agrarie e ambientali 
Agrotecnologie per l’ambiente e il territorio
Produzione e protezione delle piante e dei sistemi del verde
Scienze e tecnologie agrarie
Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano, Edolo
Viticoltura ed enologia

Università Cattolica del Sacro Cuore
Facoltà di scienze agrarie, alimentari e ambientali
Food production management, Piacenza
Scienze e tecnologie agrarie, Piacenza

Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Dipartimento di scienze della vita
Scienze e Tecnologie Agrarie e degli Alimenti

Università degli studi del Molise
Dipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimenti
Scienze e tecnologie agrarie e forestali, Campobasso

Università degli studi di Napoli Federico II
Dipartimento di agraria
Scienze Agrarie, forestali e ambientali, Portici
Viticoltura ed Enologia, Avellino

Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli
Dipartimento di scienze e tecnologie ambientali, biologiche e farmaceutiche
Scienze Agrarie e Forestali, Caserta

Università degli studi di Padova
Dipartimento di agronomia animali alimenti risorse naturali e ambiente
Scienze e Tecnologie agrarie, Legnaro
Tecnica e gestione delle produzioni biologiche vegetali, Legnaro
Scienze e Tecnologie viticole ed enologiche, Conegliano

Dipartimento del territorio e sistemi agro forestali
Tecnologie forestali e ambientali, Legnaro

Università degli studi di Palermo
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali
Agroingegneria
Scienze Forestali ed Ambientali
Scienze e Tecnologie Agrarie, Palermo, Caltanissetta
Viticoltura ed Enologia, Marsala

Università degli studi di Perugia
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e ambientali
Scienze Agrarie e Ambientali

Università degli studi di Pisa
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e agro-ambientali
Scienze Agrarie

Università Politecnica delle Marche
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e ambientali
Scienze e Tecnologie Agrarie, Ancona
Scienze Forestali e Ambientali, Ancona

Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria 
Dipartimento di agraria
Scienze e Tecnologie Agrarie
Scienze Forestali e Ambientali

Università degli studi del Salento
Dipartimento di scienze e tecnologie biologiche ed ambientali
Viticoltura ed Enologia, Lecce

Università degli studi di Salerno
Dipartimento di farmacia
Gestione e Valorizzazione delle risorse agrarie e delle aree protette, Fisciano

Università degli studi di Sassari
Dipartimento di agraria
Scienze agro-zootecniche
Scienze e tecnologie agrarie
Scienze forestali e ambientali, Nuoro

Università degli studi di Siena
Dipartimento di scienze della vita
Agribusiness

Università degli studi di Torino
Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari
Scienze e tecnologie agrarie, Grugliasco
Scienze forestali e ambientali, Grugliasco

Università degli studi di Trento
Centro Agricoltura, Alimenti, Ambiente
Viticoltura ed Enologia, San Michele all’Adige

Università degli studi della Tuscia
Dipartimento di scienze agrarie e forestali
Produzione semetiera e vivaismo
Scienze agrarie e ambientali, Viterbo
Scienze della montagna, Rieti
Scienze delle foreste e della natura, Viterbo

Università degli studi di Udine
Dipartimento scienze Scienze Agro Alimentari, Ambientali e Animali
Scienze Agrarie
Viticoltura ed Enologia

Università degli studi di Verona
Dipartimento di biotecnologie
Scienze e tecnologie viticole ed enologiche, San Pietro in Cariano

Dove si studia [ L26 Scienze e Tecnologie Alimentari ]

Università degli studi di Bari A. Moro
Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti
Scienze e Tecnologie Alimentari

Università degli studi della Basilicata
Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali
Tecnologie Alimentari, Potenza

Università degli studi di Bologna Alma Mater
Dipartimento di scienze e tecnologie agro alimentari
Tecnologie Alimentari, Cesena
Viticoltura ed Enologia, Cesena

Università degli studi di Catania
Dipartimento di agricoltura, alimentazione, ambiente
Scienze e tecnologie alimentari
Scienze e tecnologie per la ristorazione e distribuzione degli alimenti mediterranei

Università degli studi di Firenze
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali
Tecnologie alimentari
Viticoltura ed Enologia

Università degli studi di Foggia
Dipartimento di scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente
Scienze e Tecnologie Alimentari
Scienze Gastronomiche

Università degli studi di Messina
Dipartimento di Scienze Biomediche, Odontoiatriche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali
Scienze gastronomiche

Università degli studi di Milano
Dipartimento di Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l’ambiente
Scienze e tecnologie alimentari
Scienze e tecnologie della ristorazione

Università Cattolica del Sacro Cuore
Facoltà di scienze agrarie, alimentari e ambientali
Food production management, Piacenza
Scienze e tecnologie alimentari, Cremona e Piacenza

Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Dipartimento di scienze della vita
Scienze e Tecnologie Agrarie e degli Alimenti

Università degli studi del Molise
Dipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimenti
Scienze e tecnologie alimentari, Campobasso

Università degli studi di Napoli Federico II
Dipartimento di agraria
Tecnologie alimentari, Portici

Università degli studi di Padova
Dipartimento di agronomia animali alimenti risorse naturali e ambiente
Scienze e Tecnologie alimentari, Legnaro

Dipartimento di biomedicina comparata ed alimentazione
Sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti, Vicenza

Università degli studi di Palermo
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali
Scienze e Tecnologie Agroalimentari

Università degli studi di Parma
Dipartimento Scienze degli Alimenti e del Farmaco
Scienze e Tecnologie Alimentari

Università degli studi di Perugia
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e ambientali
Economia e Cultura dell’alimentazione
Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari

Università degli studi di Pisa
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e agro-ambientali
Viticoltura ed Enologia

Università Politecnica delle Marche
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e ambientali
Scienze e Tecnologie Alimentari

Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria
Dipartimento di agraria
Scienze e Tecnologie Alimentari

Università degli studi di Roma Tre
Dipartimento di scienze
Scienze e Culture Enogastronomiche

Università degli studi del Sannio di Benevento
Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Tecnologie Alimentari per le produzioni dolciarie, Benevento

Università degli studi di Sassari
Dipartimento di agraria
Tecnologie Viticole, Enologiche, Alimentari, Oristano

Università Telematica San Raffaele Roma
Dipartimento di Promozione delle Scienze Umane e della Qualità della Vita
Scienze dell’Alimentazione e Gastronomia

Università degli studi di Teramo
Facoltà di bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali
Scienze e tecnologie Alimentari
Viticoltura ed enologia

Università degli studi di Torino
Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari
Tecnologie Alimentari, Grugliasco
Viticoltura ed Enologia, Grugliasco

Università degli studi della Tuscia
Dipartimento di Innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali
Tecnologie Alimentari ed Enologiche, Viterbo

Università degli studi di Udine
Dipartimento scienze Scienze Agro Alimentari, Ambientali e Animali
Scienze e Tecnologie Alimentari

Dove si studia [ L38 Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali ]

Università degli studi di Bari A. Moro
Dipartimento di medicina veterinaria
Scienze Animali, Valenzano

Università degli studi di Bologna Alma Mater
Scuola di Scienze mediche veterinarie
Acquacoltura e igiene delle produzioni ittiche, Cesenatico
Produzioni animali

Università degli studi di Camerino
Scuola di bioscienze e medicina veterinaria
Sicurezza delle produzioni zootecniche e valorizzazione delle tipicità alimentari di origine animale, Matelica

Università degli studi “Magna Graecia” di Catanzaro
Dipartimento di scienze della salute
Scienze e tecnologie delle produzioni animali

Università degli studi di Firenze
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie Alimentari, Ambientali e Forestali
Scienze Faunistiche

Università degli studi di Messina
Dipartimento di Scienze veterinarie
Scienze, tecnologie e sicurezza delle produzioni animali

Università degli studi di Milano
Dipartimento di Scienze veterinarie per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare
Allevamento e benessere animale, Lodi
Scienze delle produzioni animali, Lodi

Università degli studi di Napoli Federico II
Dipartimento di medicine e veterinaria
Tecnologie delle Produzioni Animali

Università degli studi di Padova
Dipartimento di biomedicina comparata ed alimentazione
Animal care – Tutela del benessere animale, Legnaro
Sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti

Dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente
Scienze e Tecnologie animali, Legnaro

Università degli studi di Parma
Dipartimento Scienze degli Alimenti e del Farmaco
Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali

Università degli studi di Perugia
Dipartimento di medicina veterinaria
Produzioni Animali

Università degli studi di Pisa
Dipartimento Scienze veterinarie
Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
Tecniche di Allevamento Animale ed Educazione Cinofila

Università degli studi di Teramo
Facoltà di medicina e veterinaria
Tutela e Benessere Animale

Università degli studi di Torino
Dipartimento di scienze veterinarie
Produzioni e gestione degli animali in allevamento e selvatici, Grugliasco

Università degli studi di Udine
Dipartimento scienze Agro-Alimentari, Ambientali e Animali
Allevamento e Salute Animale

Le professioni di Agraria

Agronomo sociale

Non è semplice spiegare la figura dell’agronomo sociale, sia perché è una professione nuova, sia perché il settore dell’agricoltura sociale è recente ed è difficile confinarlo in aree ben definite utili a dare una definizione anche dell’agronomo sociale. Prima di tutto, con molta semplicità, l’agronomo sociale è un agronomo, ossia un professionista che segue realtà che si occupano di agricoltura sociale.

Visto il recente avvento di questa declinazione dell’agricoltura, per poter dare indicazioni sull’agronomo sociale è bene iniziare dal contesto “agricoltura sociale”. Negli ultimi anni si sta sviluppando e sta crescendo un modo innovativo di coniugare l’attività agricola e i servizi alla persona e per la popolazione rurale: queste attività rientrano in quella che è stata denominata agricoltura sociale.

Sebbene rappresenti un settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale nuovo e ancora poco codificato, è un’espressione che, in un quadro in continua evoluzione, circola largamente. Il termine “agricoltura sociale” non ha alcun riferimento normativo/giuridico nel nostro Paese.

Indica in senso ampio tutte quelle esperienze che coniugano agricoltura e utilità sociale, nelle quali le risorse dell’azienda agricola sono impiegate non solo per la produzione di beni alimentari, ma anche per fornire servizi rivolti a migliorare la qualità della vita delle persone (con particolare riguardo alle fasce deboli della popolazione e/o a rischio di marginalizzazione) e della collettività.

In questo settore rientrano quindi, attività di inserimento lavorativo rivolte a persone svantaggiate, attività terapeutico riabilitative formative, servizi alla persona come agrinidi, servizi di accoglienza per anziani, specie nelle zone rurali, esperienze educative attraverso la natura e costruzione di circuiti virtuosi tra produttore e consumatore legati all’educazione e alla responsabilità del consumo.

Non è un’agricoltura “di serie B”, ma un modello innovativo di coniugare l’attività agricola con la produzione di benessere, sotto molte declinazioni. Un esempio innovativo di co-produrre mettendo insieme settori diversi. 

Direttore di parchi

Si tratta di una figura a livello dirigenziale, che coordina le varie attività connesse alla gestione di parchi pubblici o privati. Si rende subito opportuna una precisazione: se dal punto di vista  strettamente tecnico e agronomico non vi è praticamente alcuna differenza fra chi gestisce un parco pubblico e chi gestisce un parco privato, per quanto concerne l’aspetto amministrativo, si rileva una sostanziale differenza, in quanto chi gestisce un parco pubblico è soggetto al rispetto di tutta la complessa normativa che regolamenta la Pubblica Amministrazione, chi gestisce un parco privato ha maggior libertà di movimento, ma è sicuramente tenuto a rispettare tutte le leggi e i regolamenti, nazionali e regionali, emanati a tutela dell’ambiente.

Il suo compito precipuo consiste nell’impostare e nel coordinare tutte le iniziative, i lavori che vengono svolti all’interno del/dei parco/parchi, onde garantirne una regolare e sicura fruizione. Quindi deve conoscere bene la realtà naturalistica della zona in cui opera, quale punto di partenza per programmare i vari interventi necessari alla vita del parco: potature alberi, sfalcio erba nei prati, pulizia dei fossi per il controllo delle acque meteoriche, gestione degli animali presenti nel parco, etc. 

L’enologo è uno scienziato che studia la trasformazione dell’uva in vino, l’uva atta alla sua produzione (la microbiologia, la chimica e le caratteristiche sensoriali), ma anche il processo produttivo, quindi le tecniche ad esso connesse (es. filtrazioni, pressatura, rimontaggi). L’enologo produce la bevanda sociale più importante che sia mai stata creata.

Ovviamente per fare questo mestiere bisogna possedere solide basi scientifiche, che consentono di avere il controllo dell’intera filiera, attraverso il possesso di cognizioni più varie, dalla conoscenza del suolo alla fisiologia dell’uva, dai processi biochimici alla base della trasformazione dell’uva in vino, fino al marketing. Coltivazione, raccolta, vinificazione e imbottigliamento: cura ogni operazione, sovrintendendono e determinando quanto serve a garantire la qualità del prodotto.

Dunque, possiede una vasta conoscenza dei principi chimico biologici che intervengono nella fermentazione e nella stabilizzazione, necessari per effettuare un controllo analitico del prodotto. Faranno parte del suo lavoro la verifica e il controllo del corretto funzionamento dei macchinari per la lavorazione dell’uva e la predisposizione dei controlli per la manutenzione.

È anche responsabile dell’applicazione delle norme vigenti per la perfetta conservazione e l’igiene degli alimenti, per questo utilizza strumenti appropriati per effettuare verifiche e controlli sul prodotto, per poi produrre le relative certificazioni.

Tecnologo alimentare

È un professionista che possiede competenze multidisciplinari e distintive in campo scientifico, tecnologico, gestionale e legislativo. È protagonista nel complesso sistema dell’intera filiera alimentare (produzione, trasformazione, distribuzione e anche ristorazione) e deve gestire le attività di ricerca, sviluppo, controllo, sicurezza dei processi e dei prodotti per il beneficio della collettività. Ricopre mansioni di progettare, controllare, dirigere e condurre impianti e processi di lavorazione di prodotti alimentari in collaborazione con altri professionisti.

Quale esperto dei processi di trasformazione e conservazione degli alimenti, ha come obiettivo quello di migliorare la qualità e la salubrità di tali prodotti ponendo particolare attenzione anche all’aspetto nutrizionale e contenere/ ridurre gli sprechi di processo e di materie prime.

Possono competere anche le operazioni di marketing, distribuzione e approvvigionamento delle materie prime e dei prodotti alimentari finiti, nonché di imballaggi che entrano in contatto con gli alimenti.

Deve garantire una visione completa delle attività e delle problematiche degli alimenti e/o bevande dalla produzione al consumo, nonché la capacità di intervenire con misure atte a ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale e a conciliare economia ed etica all’interno dell’intero processo produttivo.

Perito agrario

Il settore, essendo assai vasto, vede impegnati tecnici dalle formazioni più svariate, si va da tecnici di cantina ed enologi, ad operatori per controllo qualità degli alimenti arrivando a nutrizionisti zootecnici.

Per questo genere di lavori è spesso richiesto il diploma di Perito Agrario (o agrotecnico) o laurea in Agraria (nel caso dell’enologo aziendale per esempio). L’esperto, nel caso in cui sia preposto a lavori di manovalanza, si occuperà di fornire da mangiare agli animali, tenere pulite le stalle (nel caso di allevamenti zootecnici), di pulire e trattare serbatoi, botti, locali (nel caso di cantine) o caricare/scaricare le carcasse, sezionare e confezionare le varie parti destinate al mercato (nel caso di macelli).

Nelle piccole aziende agricole, invece, spesso l’operatore si trova davanti a una miriade di compiti, così che ogni settimana ci sia un nuovo lavoro da fare; in campagna per esempio, l’operatore si può occupare della gestione delle macchine agricole, del loro utilizzo, nonché della gestione manuale delle colture (potature verdi o secche, raccolta prodotti); quando l’azienda si trova a trasformare anche i prodotti l’operatore potrà anche aiutare nella preparazione degli stessi (confetture, conserve, sott’olio, etc.). 

Pianificatore dell’ambiente e del territorio rurale

È un libero professionista che lavora al servizio di Enti pubblici o privati che operano per la trasformazione ed il governo del territorio e dell’ambiente di cui cura la promozione, la valorizzazione e la conservazione. Sa interpretare le tendenze e gli esiti possibili delle trasformazioni del territorio rurale, anche in relazione alle dinamiche ed alle morfologie socio economiche; possiede teorie, metodi e tecnica di ricerca e progettazione ambientale, sa definire strategie delle amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero.

L’obiettivo del suo intervento è valorizzare e trasformare il territorio e l’ambiente, pertanto ha solide conoscenze nel campo dell’organizzazione aziendale (cultura d’impresa) e dell’etica professionale.