Si è svolta questa mattina, presso la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) la cerimonia di apposizione di quattro pietre di inciampo in memoria della famiglia Anticoli: Giacomo Anticoli – dipendente dell’Ente che per motivi di servizio dimorava nell’edificio dove ha sede l’amministrazione centrale – la moglie Gemma e le figlie Luciana e Fiorella, che a seguito del Rastrellamento del Ghetto di Roma furono deportati ad Auschwitz, senza più fare ritorno. La famiglia Anticoli fu espulsa dal Cnr in conseguenza dell’applicazione delle cosiddette “leggi razziali”.
L’evento si è svolto alla presenza, tra gli altri, dell’Ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar, mentre in rappresentanza del Ministero dell’Università e della Ricerca era presente l’ex senatrice e attuale consigliere del Ministro Anna Maria Bernini Maria Alessandra Gallone, che ha portato un messaggio del Ministro: “La cerimonia di oggi è un’occasione importante per riflettere sulla potenza della ricerca e della conoscenza quali strumenti di pace globale, di unione tra popoli, di coesistenza tra Nazioni, di collaborazione internazionale per la soluzione di problemi comuni. Ed è una cerimonia che ha un fortissimo valore simbolico. Oggi, di fronte a uno scenario segnato da drammatici avvenimenti e forti tensioni internazionali, dopo il terribile attacco terroristico dello scorso ottobre da parte di Hamas su civili inermi, la luce di queste pietre, la chiarezza della ricerca e della conoscenza devono brillare ancora più luminose. E come la ricerca che non si arrende mai, come chi sbaglia e inciampa poi si rialza fino a quando non trova la giusta risposta, anche noi avvertiamo forte il dovere di agire per la pace, in difesa dei valori di democrazia e di libertà, promuovendo una soluzione giusta e duratura che dia serenità e sicurezza ai popoli che si scontrano con la violenza invece di trovare soluzioni attraverso il dialogo”.
“Il mondo culturale e scientifico-accademico sono stati tra i più colpiti dai ‘Provvedimenti per la difesa della razza italiana’ del 1938: moltissimi cittadini ebrei vissero l’umiliazione dell’allontanamento da scuola, università e della sospensione da tutte le cariche e impieghi pubblici. Per questo, oggi, riveste particolare importanza il puntale lavoro di ricostruzione che emerge dal progetto “Pagina della Memoria”, che intende riportare alla luce le storie e il sacrificio di tante personalità della scienza e della cultura, così come di famiglie innocenti che pagarono un tributo altissimo, come quella di Giacomo Anticoli, che fu deportato e ucciso ad Auschwitz assieme alla moglie e alle due giovanissime figlie. A lui e ad altre storie di dipendenti del Cnr dispensati dal servizio è dedicata la mostra storico-documentaria allestita nella sede dell’Ente”, ha ricordato la Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza.
LEGGI ANCHE: