Docenti precari, protesta contro il concorso-pacco: “Costretti a pagare 2mila euro per i crediti formativi”

Il Coordinamento degli insegnanti precari ha messo in scena una singolare protesta davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale a Bologna.

Un “pacco”: non usa giri di parole il Coordinamento precari della scuola per definire il concorso per docenti annunciato al Ministero dell’Istruzione prima delle vacanze di Natale. Un concorso che rischia di trasformarsi in una vera e propria beffa visto che molti insegnanti precari, oltre a dover usufruire di permessi non retribuiti per poter partecipare, in casi di vittoria saranno obbligati a sobbarcarsi il costo dei corsi abilitativi per un totale anche di 2mila euro.

Per questo questa mattina il Coordinamento ha messo in scena a Bologna una protesta singolare, con una consegna di “pacchi” proprio davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale proprio in occasione dell’ultimo giorno di iscrizione al concorso.  

“Abbiamo avuto prima di Natale la notizia del bando dell’ennesimo concorso che non risolverà il problema dei precari, perché sono 200.000 e questo è l’ennesimo, fatto per ottenere i fondi del Pnrr, e riguarda circa 30.000 posti – ha spiegato Sandro Ciadariello, portavoce del Coordinamento – Un procedimento che peraltro suona come una beffa perché richiede anche un costo aggiuntivo. Non solo infatti per poter partecipare bisogna prendere permessi non retribuiti ma poi in caso di vittoria bisogna anche pagare 2.000 euro per i corsi abilitanti da 30-36 crediti formativi. Questi sono i regali che ci ha fatto il Ministero per quanto riguarda i concorsi e noi siamo di qui a portare simbolicamente dei pacchi per portare le nostre ragioni” ha concluso Ciadariello.

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