Ciciliano (Cts): “Genitori e insegnanti devono dichiarare se sono positivi”

L’appello del membro del Comitato Tecnico Scientifico: “Bisogna dichirare la positività anche con i test fai-da-te. Serve responsabilità”.

Un appello a genitori e professori sui test “casalinghi”: “bisona dichiarare se sono positivi”. Ad affermarlo è Fabio Ciciliano, membro del Comitato Tecnico Scientifico, in un’intervista al Messaggero. “C’è poco da dire, serve responsabilità. Specie ora che l’epidemia ha una circolaione altissima ma porta manifestazioni cliniche in gran parte meno forti del passato, anche con più asintomatici”.

Bisogna responsabilizzarsi, uno strumento di prevenzione “al pari di mascherine e distanziamento” insomma. “Oggi – continua Ciciliano – la cosa importante non è solo guarire e non ammalarsi, ma anche evitare di portare in giro un virus che, non va dimenticato, se impatta sul sistema sanitario penalizza tutti. Non è il tempo di rilassarsi”.

Ciciliano sulla scuola

E sulla scuola il dirigente della protezione civile afferma: “Quando hai un’incidenza di 1700 casi ogni 100mila abitanti è ovvio che il virus sarà prenetrato anche nelle scuole ma è impensabile chiuderle preventivamente”. Il medico sotolinea quanto rimarcato ieri dal ministro Bianchi e dal presidente Draghi: “La Dad è uno strumento di emergenza, che è bene rimanga tale. Se i nostri ragazzi non vanno a scuola in presenza perdono di competitività. Se c’è un contagio è giusto prendere le misure di emergenza necessarie. Ma in assenza di positivi in aula chiudere tour court non va bene”.

Sulle Regioni e le iniziative di governatori come De Luca invece ricorda: “Quella di chiudere è la strada più facile. Certo. Ma siamo l’unico Paese in Europa che ne sta discutendo, gli altri lasciano tutto aperto. Che senso ha non mandare i nostri ragazzi in classe per poi permettergli di incontrarsi in piscina o al bar?”. Parole, queste ultime, che riprendono quelle del presidente Draghi nella conferenza stampa di ieri. “Il protocollo che il governo ha varato, e anche quello precedente che ha introdotto i cosidetti T0 e T5, non sono passati per il Cts – ha concluso Ciciliano -. Ma io credo che può anche essere giusto che la politica si prenda la responsabilità di decidere mediando tra le diverse necessità del Paese”.

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