Chi è Gervasoni, il professore accusato di insulti e minacce al presidente Mattarella

Tra gli undici indagati il 53enne docente di Storia contemporanea all’Università del Molise, che ha preso le distanze dal suo prof.

Tra gli undici indagati il 53enne docente di Storia contemporanea all’Università del Molise, che ha preso le distanze dal suo prof

Minacce, l’augurio di morire, frasi violente. Contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, verso il quale si è scatenata una campagna d’odio sui social in questi mesi di pandemia. Virus che ha portato a scelte difficili come quella del lockdown per preservare la salute di tutti, e anche conseguenze gravi all’economia. In questi casi si sarebbe andati ben oltre il diritto di critica, fra insulti e commenti violenti.

LE ACCUSE

L’esercito di odiatori sul web, tra negazionismo e teorie sovraniste, si è scatenato contro il riferimento istituzionale. Adesso sono undici gli indagati dalla procura di Roma con l’ipotesi di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. “Miserabile, devo ucciderti per forza. Dovrei o meglio dovrebbero ucciderti” si leggeva in alcuni post violenti e minacciosi scritti dagli indagati e riportati dal Corriere della Sera.

IL PROF

Tra gli undici indagati anche un professore universitario, Marco Gervasoni, 53enne che insegna storia contemporanea all’università del Molise con largo seguito sui social: 20 mila followers su twitter. Il docente è attivo sul facebook russo, Vkontakte, dove secondo l’accusa risulta in contatto con gruppi di estrema destra suprematisti e antisemiti. Tra le polemiche sollevate in passato, un commento sessista contro la vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Elly Schlein. Gervasoni, secondo la ricostruzione degli investigatori individuava nei suoi post il Quirinale come punto nevralgico di complotti e trame nell’ombra sviluppatesi attorno alla pandemia.

LE PERQUISIZIONI

Perquisizioni in tutta Italia, Roma, Latina, Bologna, Padova, Trento Perugia, Verbania e Torino, tra gli indagati anche uno studente, giornalisti di testate web, un pensionato, un ottico, un impiegato amministrativo. Al prof sono stati sequestrati computer e telefonino, la fonte dei suoi messaggi. I post incriminati sono stati pubblicati tra aprile 2020 e febbraio 2021, individuati dal Reparto Indagini Telematiche, l’unità specializzata del Ros.

CHI E’

Gervasoni e storico e saggista, spesso in tv, si è più volte distinto per commenti che hanno scatenato reazioni e proteste. Nel 2019 un tweet contro Sea Watch era coinciso con l’interruzione del suo rapporto con la Luiss. A difenderlo il giornalista Vittorio Feltri, che chiede di mettere “giù le mani da un ottimo professore ed eccellente editorialista”, e il deputato di Forza Italia Gianfranco Rotondi, che parla di personalità “anticonformista”. Sul profilo del docente una foto di François-René de Chateaubriand, lo scrittore che abbandonò la Francia al tempo della rivoluzione e finì per combattere contro il suo paese.

L’UNIVERSITA’ PRENDE LE DISTANZE

Gervasoni è stato presidente della Fondazione Craxi e docente all’Università del Molise, che ne ha preso le distanze. Il rettore Luca Brunese ha infatti espresso i “più alti sensi di stima e la più profonda solidarietà nei confronti del Presidente Mattarella”. Ribadendo “ferma condanna dell’Università rispetto a comportamenti o atteggiamenti che possano in qualunque modo ledere i valori e le istituzioni fondanti della Repubblica italiana e, seguendo gli sviluppi effettivi dell’inchiesta, è pronto a prendere, insieme agli organi accademici, ogni provvedimento necessario per tutelarli”.

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