C’è crisi, niente più gite scolastiche

gite scolasticheNiente più gite scolastiche, c’è crisi. Le difficoltà economiche sembrano incidere pesantemente anche su quello che è uno dei momenti di maggior aggregazione per gli studenti italiani: la tanto sognata gita scolastica.

In effetti i dati presentati dal Touring Club parlano chiaro: sebbene nell’anno scolastico 2011/2012 le gite fossero riuscite a resistere alla crisi, con circa 930mila studenti in partenza, ora siamo di fronte ad una paralisi totale.

A incidere sul blocco sono sostanzialmente due fattori: in primis gli insegnanti, che negano la disponibilità non avendo la trasferta pagata. In secondo luogo sono gli stessi genitori dei ragazzi che, in vista delle impellenti difficoltà economiche, rinunciano a mandare i propri figli in viaggio.

Da momento di svago a simbolo di discriminazione, la gita scolastica diventa così un modello per selezionare i ragazzi che possono permettersela e quelli che invece sono costretti a restare a casa.

Fabrizio Galeotti, direttore generale del Touring Club Italiano, aveva già in precedenza raccontato tutta la sua preoccupazione, chiedendo un intervento immediato da parte del governo: “Occorrono misure concrete che possano essere d’aiuto a scuole e famiglie per tutelare e valorizzare il viaggio di istruzione che sta affrontando una crisi profonda a causa, principalmente, dei forti tagli operati alla scuola, non certo per mancanza o calo di volontà di partecipazione”.

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