Carrozza (Cnr): “Cambiare l’università significa anche dare migliori contratti e salari ai giovani”

“Snellire i percorsi universitari e far laureare prima gli studenti. Senza dimenticare che bisogna prepararli ad affrontare i recrutatori delle aziende evitando di fargli perdere tempo anche mesi nei colloqui”

L’intervento della presidentessa del Consiglio Nazionale delle Ricerca (Cnr), ex ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, intervendo alla Conferenza della Crui sul futuro dell’università italiana ha affermato che bisogna “snellire i percorsi universitari” e “dare più certezze ai neo laureati che devono essere maggiormente preparati ad affrontare il mondo del lavoro”. E dall’altra parte: “Bisogna offrire migliori salari e migliori contratti all’ingresso del mondo del lavoro. Altrimenti puntiamo sulle materie Stem, poi la vicina Svizzera offre cinque volte il salario di un’azienda italiana ai nostri laureati, se non peggio, quando offre un tirocinio a 400 euro“. In ultimo, poi, ha ricordato come sia “necessario che i laureati quando escono dal percorso universitario abbiano fatto già un’esperienza lavorativa all’interno del percorso di studi”.

Il Conferenza della Crui si è tenuta sabato 12 novembre a Roma, presso villa Miani, a cui hanno partecipato il Commissario europeo Paolo Gentiloni, Confindustria, la ministra dell’Università Maria Cristina Messa, la ministra per il Sud Maria Rosaria Carfagna, il ministro per la Transizione digitale Vittorio Colaeo, la presidentessa del Cnr Maria Chiara Carrozza, il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina.

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