Caricabatterie universale in Europa: la proposta

Liniziativa green si prefissa di tagliare i rifiuti elettronici e a tutelare i consumatori entro la metà del 2024

Un caricabatterie universale uguale per tutti gli smartphone. E’ il contenuto della proposta di direttiva presentata dalla Commissione europea volta ad omologare i cavi di ricarica su una serie di dispositivi elettronici in vendita nell’Unione europea. L’obiettivo è quello di tagliare i rifiuti elettronici e di tutelare i consumatori, evitando di avere più sistemi che a breve saranno obsoleti.

“Abbiamo dato all’industria tutto il tempo per trovare le proprie soluzioni, ora i tempi sono maturi per un’azione legislativa per un caricabatterie comune”, ha spiegato la vice presidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, sottolineando che si tratta di una “vittoria importante” per gli europei e l’ambiente. Anche per il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, la proposta è “un passo importante per aumentare la praticità e ridurre gli sprechi”.

Lo scontro con caricabatterie delle aziende Tech

Secondo la proposta Apple dovrebbe modificare il suo attuale sistema di cavo Lightning. L’Ue prevede poi l’armonizzazione della tecnologia di ricarica rapida per garantire la stessa velocità di ricarica sui diversi dispositivi e la possibilità per i consumatori di acquistare un nuovo dispositivo elettronico senza un nuovo caricabatterie. Secondo le stime della Commissione, “la riduzione della produzione e dello smaltimento di nuovi caricabatterie ridurrà la quantità di rifiuti elettronici di quasi mille tonnellate all’anno” e contribuirà ad aiutare i consumatori a “risparmiare 250 milioni di euro all’anno su acquisti di caricabatterie non necessari”.

Ma cosa dicono le aziende? Proprio l’azienda di Cupertino ha risposto all’iniziativa: “Condividiamo l’impegno della Commissione europea per la protezione dell’ambiente, siamo già a emissioni zero in tutte le nostre aziende in tutto il mondo ed entro il 2030 ogni singolo dispositivo Apple e il suo utilizzo saranno a emissioni zero”. Ma esprime “preoccupazione del fatto che una regolamentazione severa che imponga un solo tipo di connettore soffochi l’innovazione anziché incoraggiarla, il che a sua volta danneggerà i consumatori in Europa e nel mondo”.

Quando il nuovo caricabatterie universale?

La risoluzione non legislativa a favore del 2020 passò con 582 voti a favore, 40 contrari e 37 astenuti, non è difficile fare pronostici sul fatto che la proposta del 2022 non avrà intoppi. La Commissione dovrebbe quindi concedere agli Stati membri un anno per recepirla nelle legislazioni nazionali e i produttori avranno poi un altro anno per implementare le norme. Se non ci saranno intoppi, il cavo unico potrebbe ricaricare i dispositivi di tutti gli europei dalla metà del 2024.

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