Campania, gli studenti chiedono la restituzione della tassa regionale: “E’ una vergogna”

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Borse di studio, in Campania sta per cominciare una lotta. A battersi sono i ragazzi dell’Unione degli Studenti, che protestano contro i tagli promossi dalla Legge di Stabilità sui fondi alle borse di studio regionali. E proprio la Campania rappresenta una regione simbolo, dove il tasso delle borse erogate è il più basso a livello nazionale, mentre la percentuale degli aventi diritto è altissima.

“Sempre di più parlare di Diritto allo studio in Italia significa parlare di tagli: quello che dovrebbe garantire a noi studenti la possibilità di raggiungere i gradi più alti dell’istruzione a prescindere dalle nostre condizioni economiche non viene considerato, come invece dovrebbe, un capitolo di investimento ma solo di mera spesa da tagliare – commentano dall’UDU. Difendere il diritto allo studio e incrementare i servizi agli studenti dovrebbe significare in primis difendere l’istruzione e l’università di questo Paese. La legge di stabilità, ancora una volta, ha scelto la direzione opposta: non ci sono finanziamenti per scuola e università e considerata la situazione disastrosa in cui versano è una vergogna!”.

Gli studenti chiedono la restituzione della tassa regionale sul Diritto allo Studio per l’anno 2013-2014. “L’anno scorso la tassa regionale per il diritto allo studio è aumentata fino a 140 euro, del 125%, ma all’ente regionale ADISU arriva ancora la stessa cifra di quando si pagava 62 euro. Per questo chiediamo l’immediata restituzione alla Regione di quanto pagato quest’anno a fronte di un aumento che non sappiamo nemmeno come viene utilizzato! – avverte Lorenzo Fattori coordinatore UDU Napoli”.

“La nostra regione è l’esempio di come in Italia si sia deciso di non investire sull’università: il diritto allo studio dovrebbe essere considerata la principale garanzia d’investimento sull’istruzione e invece continuano a tagliare facendo gravare i costi sulle spalle di noi studenti. E’ necessario invertire la marcia definitivamente e ricominciare ad investire in diritto allo studio!”.

“La Campania è l’esempio di come il nostro Paese non investa ormai da tempo in diritto allo studio conducendo le nostre università sul baratro – conclude Gianluca Scuccimarra Coordinatore nazionale Unione degli universitari. La legge di stabilità per ultima non lascia spazio, ancora una volta, ad un’inversione di marcia sul diritto allo studio: è vergognoso che un Paese che suole definirsi democratico non garantisca un diritto umano costituzionalmente riconosciuto! Nell’ipotesi in cui non ci sia una reale inversione di marcia, la protesta campana sarà la prima di molte altre: sono anni che chiediamo un cambiamento, ora lo pretendiamo!”.

 QUESTO IL LINK PER SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE:

https://www.change.org/it/petizioni/presidente-della-regione-campania-on-stefano-caldoro-alla-giunta-regionale-e-al-consiglio-regionale-rimborsare-la-tassa-regionale-sul-diritto-allo-studio-a-tutti-gli-universitari-in-campania-per-l-anno-accademico-2013-14

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