Calmierare i premi assicurativi e ridurre le responsabilità mediche: Aogoi in audizione alla Camera

Prof Antonio Chiantera – presidente AOGOI

“Stop ai premi assicurativi troppo onerosi,   si ad una norma che disciplini il danno liquidabile secondo equità, sì all’assicurazione obbligatoria per tutte quelle strutture presso le quali si eseguono interventi chirurgici”.

Sono in sostanza questi i tre punti nodali dell’audizione parlamentare che si è svolta oggi alla Camera dinanzi alla Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali presieduta dall’On.le Antonio Palagiano alla quale sono intervenuti i rappresentanti nazionali della AOGOI (associazione italiana di ginecologi e ostetrici) Prof.  Vito Trojano (Presidente) e prof. Antonio Chiàntera(Segretario) coadiuvati dal Dott. Nello Di Meglio e dal team di legali composto dagli avvocati Paolo PecoraElena Pollio e Vania Cirese.

L’iniziativa ha preso spunto da una sentenza della corte di Cassazione che ha condannato un ginecologo ad un risarcimento estremamente oneroso per aver prescritto il solo “Tritest” ad una donna il cui figlio è poi nato con sindrome di down. “Una sentenza pericolosa  –  secondo il professor Antonio Chiantera, segretario nazionale Aogoi – poiché spesso nel rapporto/medico paziente  possono sorgere delle complicanze che tuttavia  non sempre sono ascrivibili all’errore medico. Occorre dunque distinguere la complicanza dall’errore professionale e assicurare tutela ai professionisti del settore nell’esercizio della loro attività medico o chirurgica”.

La sentenza di Cassazione creerebbe infatti un precedente giudiziario estremamente pericoloso secondo l’associazione, poiché considera condannabile non un errore medico ma una mancata diagnosi che ha pregiudicato alla donna la possibilità di abortire. Un caso analogo in Francia ha invece portato ad una sentenza che non giudica passibile di risarcimento i casi in cui un handicap non sia stato provocato, aggravato o evitato dall’errore medico.

Insieme al team di legali composto dagli avvocati Paolo Pecora, Elena Pollio e Vania Cirese, e rappresentanti dell’AOGOI  dunque, è approdata questo pomeriggio in  commissione una proposta di legge che prevede di rendere operativi su tutto il territorio nazionale i livelli massimi di risarcimento fissati dalla Corte di Appello di Milano e che siano adottati i più opportuni provvedimenti per calmierare i premi assicurativi e scongiurare il rischio assai concreto che le Asl fuggano dalle compagnie lasciando scoperti tutti i professionisti della salute che ogni giorno debbono poter lavorare instaurando un rapporto di reciproca fiducia e solidarietà con il paziente.

 

Monica D’Ambrosio

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