Caccia a 100mila insegnanti: al Nord 6 posti vacanti su 10 e così si guarda ai precari

All’orizzonte una sanatoria per i precari, mentre si va a caccia anche nelle vecchie graduatorie. Lombardia la regione con più buchi
African American elementary school teacher holding mathematics class and wearing protective face mask due to coronavirus pandemic.

Posti vuoti, pensionamenti e docenti di sostegno da aggiungere. E’ così che soprattutto al nord si paga all’interno delle scuole la mancanza di insegnanti. Ci sono 93 mila cattedre vuote da riempire, 6 su 10 al nord, a cui si aggiungono 2 mila pensionamenti e 5 mila insegnanti di sostegno. Milano e la Lombardia soprattutto, ma in generale da Bologna in su è a caccia a una parte consistente di un nuovo corpo docente. Con l’ulteriore incognita delle 90 mila domande di mobilità che dal 7 giugno in poi dovrebbero contribuire alla migrazione nord-sud, e l’ingente quantità di risorse richieste per coprire i buchi.

Una prima via battuta dal governo, secondo quanto riportato dal Sole24 ore sarà andare a pescare tra le vecchie graduatorie e quelle ad esaurimento. Una strada che però negli anni passati ha portato scarsi risultati, permettendo di coprire solamente un 30% dei vuoti. Corsia preferenziale sarà allora quella che porta ai precari, attraverso un corso-concorso che funga da sanatoria e che interesserebbe fino a 60 mila precari.

Come si diceva però c’è il nodo delle risorse. Procedere all’assunzione di 100 mila docenti comporterebbe una spesa di 4 miliardi di euro in un anno, e dunque dal ministero si pensa a un piano triennale. Con questa formula si andrebbe ad assumere a tempo indeterminato fino a 80 mila insegnati e il restante diviso in altri due anni.

LA CLASSIFICA

Oltre 16 mila le cattedre da occupare in Lombardia, più di 7 mila in Piemonte e in Veneto. Quasi 6 mila anche in Emilia Romagna e Toscana, più di 5 mila nel Lazio. Una situazione che al nord dovrebbe acuirsi dopo gli effetti delle nuove domande di mobilità presentate.

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