<<Con i fondi per le università del Mezzogiorno sbloccati dal CIPE lo scorso anno grazie all’intervento degli ex Ministri Fitto e Gelmini le differenti condizioni di partenza tra gli atenei dei nord e quelli del sud si sono decisamente abbassate, ora quindi i rettori “meriodanali” la smettano di lamentarsi e si occupino del rilancio reale dei loro atenei, della riduzione degli sprechi e dell’abbattimento dei dannosi fenomeni di nepotismo>>, lo dichiiara Mimmo Paternoster membro del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari in merito alla lettera scritta dai Rettori delle università di Basilicata, Molise, Puglia e dell’Università del Salento al Ministro Profumo con la quale chiedono di sospendere il fondo premiale per non privilegiare le università del Settentrione.
<<Da Meridionale mi rendo perfettamente conto quali sono le difficoltà che i nostri atenei devono affrontare, ed è per questo che Azione Universitaria ha caldeggiato prima e apprezzato poi lo sforzo fatto dagli ex ministri per diminuire il gap tra nord e sud anche nel campo accademico. Sono però altrettanto convinto – continua la nota – che il Sud sa essere il suo primo nemico. Basta cercare alibi, ora che le condizioni ci sono è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e trovare le soluzioni ottimali per il nostro sviluppo>>.
<<Sono recenti tutti gli scandali che hanno coinvolto i grandi Atenei del Sud alle prese con la piaga del nepotismo e del baronato imperante. Anche gli atenei meridionali devono impegnarsi nel premiare la qualità e la meritocrazia, solo così potranno eliminare il divario che dicono ancora di subire. La riforma Gelmini – conclude Paternoster – ha messo a disposizione di tutti i mezzi per ottenere fondi e premi direttamente proporzionali all’impegno di ogni singolo ateneo accostando per la prima volta l’autonomia alla valutazione. E’ l’ora che tutti si assumano le proprie responsabilità e remino nella stessa direzione, senza scuse, per migliorare il sistema accademico e tutto il Sud Italia>>.