Il gruppo bancario Intesa San Paolo ricerca neolaureati da inserire come assistenti gestori. L’età massima ammessa è 28 anni. Questa figura professionale si occupa di aiutare il gestore della clientela nella pianificazione commerciale e nel raggiungimento degli obiettivi. Ai candidati viene richiesta una laurea di primo o secondo livello in Economia o materie equivalenti, oppure in Giurisprudenza. Inoltre i giovani dovranno possedere solide conoscenze di finanza aziendale, contabilità e bilancio. Altri requisiti essenziali sono la conoscenza dei sistemi informatici e la conoscenza delle lingue. Le sedi per le quali San Paolo assume sono Milano, Torino, Brescia, Treviso, Padova, Bologna e Parma. Per candidarsi occorre seguire le procedure illustrate nel sito www.intesasanpaolo.com nella sezione “lavora con noi”.
Related Posts
Erasmus+, un partecipante su tre trova lavoro all’estero dopo il tirocinio
I dati di un'indagine svolta dall’Agenzia nazionale Erasmus+ evidenziano come oltre il 30% dei partecipanti ai programmi di formazione fuori dai confini italiani alla fine del percorso siano riusciti ad inserirsi nel mondo del lavoro dei paesi ospitanti. Quest'anno sono già 457 i progetti di mobilità individuale ricevuti.
In Italia i salari più bassi d’Europa: “Ecco perché i nostri giovani vanno all’estero”
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, lancia l'allarme sugli stipendi che non attraggono più i giovani. "Loro vanno dove sono più alti. Dobbiamo colmare questo gap".
9 Maggio 2022
Alternanza scuola-lavoro, in Puglia boom di infortuni per gli studenti: 4500 in un anno
Fanno ancora discutere i numeri dei progetti PTCO che dovrebbero garantire percorsi di formazione all'interno delle aziende per i ragazzi che frequentano gli ultimi anni delle scuole superiori. In Puglia le denunce di infortuni che hanno riguardato studenti nel 2019 sono state 4500, il 4,5% del totale nazionale. Intanto domani il presidente Mattarella incontrerà i genitori di Lorenzo Parelli, lo studente morto durante il suo ultimo giorno di stage.
28 Aprile 2022
Smart working, dopo giugno solo il 15% delle imprese permetterà il lavoro a distanza in una città diversa dalla sede aziendale
Secondo un'indagine dell'Associazione italiana per la direzione del personale quasi 9 aziende su 10 sono disponibili ad utilizzare il lavoro da remoto dopo la deadline del 30 giugno. Solo il 15% però è disposto a far lavorare gli smartworker nelle loro città di origine. Una scelta che potrebbe penalizzare soprattutto i laureati del sud.
7 Aprile 2022