Allarme rosso dell’Unicef: “Il 75% dei giovani non ha le competenze necessarie per poter lavorare”

Pubblicato il rapporto “Recovering learning: Are children and youth on track in skills development?” in occasione della Giornata mondiale delle competenze giovanili in programma il 15 luglio. Tre quarti tre dei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni non riescono ad acquisire le competenze necessarie per trovare un lavoro.

Secondo un nuovo rapporto lanciato oggi dalla Education Commission e dall’Unicef in vista della Giornata mondiale delle competenze giovanili (in programma per venerdì 15 luglio) quasi tre quarti dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni in 92 Paesi con dati disponibili non riescono ad acquisire le competenze necessarie per lavorare.

Il Rapporto “Recovering learning: Are children and youth on track in skills development?” presenta un’analisi sullo sviluppo delle competenze nella prima infanzia, tra i bambini in età di scuola primaria e tra i giovani. I dati evidenziano bassi livelli di competenze tra i bambini e i giovani di tutte le fasce d’età,
con i giovani dei Paesi a basso reddito che hanno meno probabilità di avere le competenze necessarie per esprimere le proprie potenzialità, in particolare per quanto riguarda le future opportunità di lavoro, il lavoro dignitoso e l’imprenditorialità.

“Una generazione di bambini e giovani ispirata e qualificata è fondamentale per la prosperità, il progresso e il successo delle società e delle economie. Tuttavia, per la maggior parte dei bambini e dei giovani di tutto il mondo i sistemi formativi hanno fallito, lasciandoli privi di istruzione, di ispirazione e di
competenze – la tempesta perfetta per l’improduttività – ha dichiarato il direttore dell’Unicef per ‘Istruzione Robert Jenkins – Per affrontare questa crisi è urgente investire in soluzioni efficaci e comprovate per accelerare l’apprendimento e lo sviluppo delle competenze per la generazione di oggi e per quelle future”.

 Secondo il Rapporto, con alti tassi di giovani fuori dalla scuola e un basso livello di competenze di secondo livello, i Paesi di tutto il mondo stanno affrontando una crisi di competenze, con la maggior parte dei giovani impreparati a partecipare alla forza lavoro di oggi. Le profonde disparità tra i Paesi e tra le comunità più povere stanno aumentando le disuguaglianze. In almeno un Paese su tre a basso reddito con dati disponibili, oltre l’85% dei giovani è fuori strada per quanto riguarda il conseguimento di competenze di livello secondario, digitali e specifiche per il lavoro, si legge nel Rapporto.

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