Tor Vergata si avvicina all’Africa: il secondo ateneo romano ha stretto una collaborazione con la Comunità Sant Egidio per portare a termine un progetto di sviluppo nel continente africano mirato a combattere l’epidemia di Aids.
Ieri mattina si è svolto, nelle aule della facoltà di Medicina, il convegno di presentazione del progetto “DREAM”, col saluto del sindaco di Roma Gianni Alemanno. L’ iniziativa DREAM si propone un obiettivo grande almeno quanto difficile: la lotta all’Aids.
DREAM, acronimo che sta per Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition, nasce nel 2002 e in questi ultimi anni si è diffuso in dieci paesi dell’Africa subsahariana; il modello di terapia ha un approccio globale e combina il trattamento antiretrovirale con il trattamento della malnutrizione, della tubercolosi, della malaria e delle malattie a trasmissione sessuale.
In assenza del Rettore Lauro, è stato il preside della facoltà di Farmacia, Giuseppe Novelli, a prendere la parola per condurre l’incontro che è stato aperto con l’intervento del sindaco Alemanno:
“Questa è una collaborazione che si muove sui grandi numeri, di rilievo assolutamente internazionale. Quello dell’aids è un flagello terribile ma che purtroppo tante volte viene accantonato. L’africa – ha continuato Alemanno – è massacrata dall’aids, è un continente abbandonato e noi abbiamo un ruolo di responsabilità”. Il sindaco ha poi espresso il suo parere su come occorre muoversi per lavorare sull’Africa: “Non si tratta solo di stanziare risorse, occorre trovare il modo affinché tali risorse siano realmente efficaci. Sono orgoglioso che questo segno parta da Roma, possiamo davvero diventare la capitale internazionale della cooperazione.”
In conclusione dell’intervento un ammonimento: “Non bisogna fare romanticismo astratto ne ricerca tecnica senza un’anima dietro”.
Dopo Alemanno a prendere la parola sono stati il professore Enrico Geraci e gli esperti Leonardo Palombi e Karin Nielsen, dall’Università della California che hanno spiegato alla platea in termini tecnici il modello DREAM e gli obiettivi che questo ha raggiunto fin’ora come, ad esempio, il traguardo dell’interruzione della trasmissione della malattia dalla madre al figlio.
Accanto agli obiettivi e alle terapie tuttavia, non sono mancate alcune, tragiche, statistiche: in Africa l’epidemia dell’Aids continua a crescere, lascia milioni di orfani e colpisce anche la fascia produttiva della popolazione e incrementando così l’impoverimento delle popolazioni.
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