Agguato di camorra a Napoli, ucciso nel cortile di una scuola

E’ stata ammazzato nel cortile di una scuola elementare dove erano in corso le provo di canto natalizio da parte dei bambini. Luigi Lucenti, 50 anni pur avendo numerosi precedenti penali, attualmente non risulta affiliato ad alcun clan camorristico della zona a nord di Napoli. L’uomo si era recato nella scuola materna Montale per riportare a casa il figlio.

All’interno dell’edificio scolastico bambini dai tre ai cinque anni che, fortunatamente, non sono rimasti coinvolti in alcun modo nell’agguato. Gli investigatori stanno tentando di accertare se l’omicidio di Lucenti possa essere inserito o meno nella cosiddetta seconda faida che sta insanguinando principalmente i quartieri partenopei di Scampia e di Secondigliano. Le modalità con le quali è stato ucciso Lucenti sembrerebbero di stampo camorristico, ma saranno le indagini a fare luce su quanto avvenuto.

La vittima, raggiunta da più colpi di arma da fuoco, è deceduta sul colpo.

La faida. Nessuno bambino sarebbe rimasto ferito nel corso dell’agguato. L’omicidio Lucenti rientra nell’ambito della faida di Scampia tra girati e scissionisti. Quattro giorni fa l’ultima vittima uno scissionista ucciso e poi abbandonato lungo la strada statale che porta a Melito.

La vittima. L’uomo ucciso ha moltissimi precedenti in passato per droga, più di recente per estorsione con il cosidetto “cavallo di ritorno” con le auto rubate. È al vaglio se possa essere considerato vicino a qualche clan. L’agguato sembra essere di stampo camorristico. Classica la modalità: in due sono arrivati a bordo di uno scooter e hanno sparato numerosi colpi. I carabinieri che indagano confermano che non sono rimaste ferite altre persone.

I bambini. Quando c’è stato l’agguato, era quasi ora di pranzo per i piccoli alunni della scuola. Secondo quanto spiegato dalla docente, i bimbi restano nell’istituto fino alle quattro di pomeriggio. La notizia dell’agguato si è immediatamente diffusa tra i genitori che si sono recati a scuola. I docenti hanno fatto uscire i bimbi accompagnati dai loro genitori da un ingresso secondario proprio per evitare che potessero vedere qualcosa.

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