Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa, ha approvato, in esame preliminare, due nuovi regolamenti, sulla definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e sulle procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del relativo comparto.
Le principali novità sono costituite dall’introduzione dell’Abilitazione artistica nazionale, dalla previsione delle procedure per il reclutamento dei ricercatori, dalla mobilità e dalle disposizioni per le cattedre a tempo parziale. Inoltre, in merito all’attività di ricerca nel sistema AFAM, si attua l’articolo 14 del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, relativo alla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha introdotto tali contratti, diversi da quelli a tempo determinato in quanto conclusi per l’esclusivo svolgimento di specifici progetti di ricerca, finanziati totalmente con fondi esterni e non aventi impatto sull’organico delle istituzioni.
Per quanto riguardo la didattica l’intervento mira a superare l’attuale frammentazione normativa
e l’impianto organizzativo fortemente centralizzato. Si delinea un nuovo assetto dei corsi, dei dipartimenti e delle scuole, valorizzando l’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni AFAM. Le scuole divengono strutture facoltative che le istituzioni possono o meno prevedere. I dipartimenti vengono definiti come le strutture che coordinano l’attività didattica e di ricerca, sono responsabili dell’offerta formativa dei corsi e delle scuole in essi ricompresi e formulano proposte al consiglio accademico.
“I regolamenti esaminati oggi in Consiglio dei Ministri hanno una cruciale importanza per il corretto funzionamento delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica: una volta approvati definitivamente garantiranno una riforma organica del sistema del reclutamento e della didattica del settore attesa da moltissimi anni – ha commentato il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa – Il nuovo regolamento sul reclutamento consente di superare l’attuale impianto caratterizzato dal fenomeno del precariato storico sia dei docenti che del personale tecnico-amministrativo. È una rivoluzione per il sistema: si istituisce, tra l’altro, l’Abilitazione artistica nazionale, che avrà durata di 9 anni, in analogia al sistema di reclutamento universitario e viene disciplinato il reclutamento della nuovissima figura del ricercatore in questo settore che abbiamo introdotto con il decreto Pnrr 2. Queste misure, che sono fondamentali nel percorso di maggiore autonomia per il sistema, consentiranno alle istituzioni AFAM di programmare nel medio e lungo termine in base alle loro effettive necessità”.
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