«A Scampia si fa scuola in appartamento». Ma è falso: la ministra Azzolina costretta a smentire

A handout photo, released by Chigi Palace Press Office, shows Italian Premier, Giuseppe Conte (R), and the Minister of Education, Lucia Azzolina, during a press conference at Chigi Palace, Rome, 26 June 2020. “The recovery plan will become the polar star of Government action from now until the end of the legislature. It is unthinkable that the plan does not involve the school and on this there is the sensitivity of all political forces, not only the dedication of the Minister of Education, Lucia Azzolina. We want a school where there are educational and modern courses, with safer structures”, Conte said. ANSA / Chigi Palace Press Office +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Una scia di polemiche si sono rincorse nei social dopo le dichiarazioni della ministra Lucia Azzolina su una «di una scuola-appartamento a Scampia – aveva detto – si deve rispondere e dare soluzioni ad ogni singola realtà. Non si può fare scuola in un appartamento. Sognamo una scuola dove si innestano dei soldi e che si possa migliorare». E il premier aveva aggiunto: «Cerchiamo di accettare questa sfida, a Scampia una scuola come si deve, dobbiamo assolutamente tentare di offrire ai ragazzi del quartiere Scampia una scuola migliore» .

«Sinceramente non so a cosa facciano riferimento e dove abbiano visto queste cose, anzi sarebbe importante conoscere la fonte e il presidente Conte dovrebbe chiarirlo». Ad affermarlo è Apostolos Paipais, presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli (Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia), interpellato dall’Adnkronos. «Bisogna smetterla – aggiunge Paipais – di parlare di Scampia come se fosse il male assoluto, o perché magari si guardano le serie come Gomorra, ma bisogna parlare anche di tutto quello che con difficoltà si fa sul territorio, non solo su quello di Scampia: dobbiamo ricordare che Scampia fa parte di un Municipio fatto di 4 quartieri, il cui totale fa circa 100mila abitanti. In questi territori complessi ci sono tante eccellenze». Tra queste Paipais cita proprio quelle «scolastiche» e la «grossa rete fatta di scuole di eccellenza, parrocchie, associazioni sportive. È inutile etichettare sempre Scampia con la parte negativa, iniziamo a parlare della parte positiva».

In serata fonti del Ministero dell’Istruzione fanno sapere che «l’esempio citato durante la conferenza stampa di oggi in merito ad un istituto scolastico di Scampia, dove si farebbero lezioni in appartamento, non era corretto. Si tratta invece di situazioni esistenti, ma in altri territori della stessa provincia, ad alta densità abitativa, e in altre aree del Paese. Una precisazione dovuta per correttezza nei confronti della comunità’ scolastica e della municipalità di Scampia». Paipais coglie l’occasione per sottolineare la necessità di «azioni per ritornare ad aprire le scuole a settembre» e in particolare cita una sua nota dello scorso 14 aprile inviata al ministro Azzolina «alla quale non c’è stata risposta». Nella nota, inviata in pieno lockdown, Paipais invitava ad «approfittare del fermo» per considerare «un piano straordinario» per l’edilizia scolastica rappresentando la presenza nel territorio dell’Ottava Municipalità di 57 edifici scolastici. In questo senso Paipais, in qualità di coordinatore dei presidenti delle dieci Municipalità di Napoli, lancia un invito al ministro Azzolina: «Venga a Napoli, la invito per un incontro con tutti i presidenti e per parlare di un piano choc sull’edilizia scolastica».

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