Si e’ risvegliata una mattina, nel 2005, ed aveva semplicemente dimenticato, completamente, i precedenti 17 anni di vita. Shawnda Rush quel mattino del 2005 di anni ne aveva 30, ma al suo risveglio ricordava solo la sua vita a 13 anni. Era come se fosse ritornata improvvisamente bambina. Non riconosceva la figlioletta di 18 mesi che le era vicina, ne’ il marito nell’altra stanza. Nel 2004 le era stata diagnosticata la sclerosi multipla.
Ma la sua amnesia totale, al momento, resta un mistero. La sua storia, raccontata solo ora, e’ ripresa dal Washington Post: e’ il caso dell’americana trentenne che si risveglia tredicenne. Ancora oggi, Shawnda sta cercando di ‘ricostruire’ il suo passato e ‘reimparare’ tutto cio’ che ‘il buco’ di 17 anni nella sua memoria le ha portato via. Utilizza facebook, contatti, messaggi, guarda tv e soap opera, fa i compiti insieme alla figlia.
Tutto puo’ essere utile per imparare e tentare di riacquistare la propria identita’. Per la scienza e la medicina, pero’, il suo caso resta un mistero, anche se alcuni attribuiscono la totale amnesia al ‘bombardamento di farmaci’ cui e’ stata sottoposta dopo la diagnosi di sclerosi multipla. Ipotesi che pero’ non convince il neurologo Avindra Nath, che ha avuto in cura Shawnda al Johns Hopkins Hospital di Baltimora.
”L’ippocampo – spiega l’esperto – e’ una parte molto importante del cervello correlata alla memoria. Se tale area subisce dunque una ‘distruzione’ di cellule a causa della infiammazione legata alla sclerosi multipla, cio’ puo’ potenzialmente portare ad una perdita della memoria”. Tuttavia, commenta, e’ ”sbalorditiva una perdita di memoria di tale portata e cosi’ improvvisa”. Ore davanti alla tv ed ai talk-show: ”Vorrei che la gente capisse – afferma Shawnda in un’intervista del 2012 – che questo e’ il modo in cui ho dovuto imparare. Non conosco la vita in alcun altro modo perche’ ho perso la mia memoria. Le persone nascono dal grembo materno, vanno a scuola e imparano cos’e’ l’amicizia e tutto il resto. Io ho perso tutto questo”.