Un morto e più di 40 feriti. E’ questo il tragico bilancio di un’esercitazione militare in Kenya, con tanto di simulazione di attacco terroristico. Il fatto, avvenuto in un’Università privata della capitale, Nairobi, ha scatenato il panico tra gli studenti: in molti non erano preparati e non erano stati avvertiti quando nella struttura sono riecheggiati gli spari. Da lì è cominciato il fuggi fuggi generale. “Una componente del personale è morta per le gravi ferite riportate alla testa”, ha reso noto Betty Ngala, portavoce dell’ateneo di Strathmore. Due dei feriti sono ricoverati in condizioni critiche. La maggior parte degli altri si è procurata fratture saltando giù dai piani alti dell’edificio.
Secondo quanto riportato, la simulazione, concordata con la polizia, “era destinata a verificare la preparazione della comunità universitaria e degli addetti ai soccorsi in caso di attacco. Malauguratamente, studenti e personale si sono fatti prendere dal panico”, ha fatto sapere la direzione dell’Ateneo. Da parte sua, il capo della polizia di Nairobi, Japheth Koome, ha assicurato che l’esercitazione è stata condotta nel rispetto delle regole.
Sono ancora impresse nella memoria le immagini del 2 novembre 2015, quando a Garissa, nell’est del Kenya, un commando di islamisti somali aveva dato l’assalto all’Università, uccidendo più di 143 studenti.
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