Mozione comune dei ricercatori

Mozione comune firmata dai ricercatori universitari al termine dell’assemblea nazionale dei ricercatori presso l’Istituto di Chimica della Sapienza.

Le mobilitazioni dei ricercatori, non sempre coesi, nelle modalità di protesta e richieste, rispetto al discusso e contrastato ddl Gelmini si avviano verso un cammino comune: venerdì 24 settembre 2010, presso l’aula Ginestra dell’Istituto di Chimica della Sapienza,  l’assemblea nazionale dei ricercatori, organizzata dal CNRU, è arrivata alla firma di una mozione comune, tra i cui punti, figura la richiesta del ruolo unico per docenti e ricercatori.
I tempi sono stretti per la presentazione “ultima” degli emendamenti al decreto (30 settembre 2010, ultimo termine per la presentazione degli stessi), ma il solco è ben tracciato. Vincenzo Vita del PD, senatore e membro della Commissione Cultura, pone l’accento sulla necessità di definire un obiettivo generale e interrompere il meccanismo perverso che si è consolidato nel reclutamento dei docenti universitari, stabilendo il ruolo unico. Un traguardo serio e condiviso che dia la prospettiva di futuro professionale a chi sceglie di intraprendere la carriera universitaria.
“Lavorate in modo unitario, definendo bene sia le fasi di transizione in cui sia delineata, mediante forme chiare di selezione, la valutazione del lavoro didattico, sia i tempi necessari per portare a termine la transizione.  Vita si impegna con i ricercatori ad ascoltare e accogliere le proposte unitarie e condivise in modo che ai parlamentari arrivi una proposta basata sulla coesione. “Bisogna vincere o perdere insieme”. Gli strumenti regolamentari per accantonare una proposta di legge, esistono. Il testo attuale manca di chiarezza espressiva e sostanziale, afferma il senatore.
Di seguito riportiamo, la mozione approvata a fine assemblea:
L’Assemblea Nazionale dei Ricercatori indetta dal Coordinamento Nazionale  Ricercatori Universitari (CNRU), riunitasi il giorno 24 settembre 2010 ha approvato la seguente mozione:
– constatato che le incisive iniziative di protesta dei Ricercatori stanno  costringendo le forze di maggioranza e di opposizione a confrontarsi con le legittime richieste di modifica al DDL “Gelmini” attualmente in discussione alla Camera,
– preso atto delle aperture ancora insufficienti del Ministro Gelmini,
– alla luce degli ultimi avvenimenti e dei risultati raggiunti dalla protesta dei Ricercatori e contrariamente all’invito fatto dalla CRUI,

RIBADISCE

lo stato di agitazione e la necessità per i Ricercatori universitari di  mantenere le indisponibilità’ ad accettare gli incarichi didattici;
SOLLECITA
tutti gli Atenei a promuovere assemblee o incontri che coinvolgano gli studenti per chiarire il significato della protesta dei Ricercatori;
RICONFERMA
le proposte di emendamento al DDL “Gelmini” avanzate dal CNRU in merito alla questione dello stato giuridico;
CHIEDE
che siano cancellati i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario previsti dalla legge 133/08 per il 2011, 2012 e 2013;
CHIEDE
di prevedere un meccanismo di recupero sul blocco degli scatti stipendiali (D.L. 31.5.2010 n. 78) come previsto per altre categorie della pubblica amministrazione;
RICHIEDE INOLTRE
un provvedimento d’urgenza che escluda i Ricercatori dai prepensionamenti  forzosi passati e futuri;
INDIVIDUA
come obiettivo strategico l’istituzione del ruolo unico della docenza, ribadendo la necessità di un provvedimento transitorio che riconosca nell’immediato, attraverso meccanismi di valutazione della didattica e della  ricerca svolte, il ruolo docente ai Ricercatori meritevoli, con il passaggio degli stessi al ruolo di Professore di II fascia.

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