Wikibombing: la nuova moda dei social

Il wikibombing è un nuovo modo di commentare le notizie sui social network, copiando e incollando alcune definizioni da Wikipedia. Le definizioni in questione devono riguardare argomenti molto diversi da quelli del post, come ricette di piatti tradizionali, nozioni di fisica e scienza, ma anche descrizioni di malattie.
Questa protesta è nata spontaneamente da parte di alcuni utenti stanchi di vedere sulla propria bacheca di Facebook e Twitter solamente notizie acciappaclick. Il fenomeno in breve tempo ha coinvolto tutto il web, divenendo un vero e proprio movimento contro le notizie che vengono considerate dagli internauti come inutili. Le prime vittime sono state Fedez e Chiara Ferragni. La coppia, dopo la proposta di matrimonio all’Arena di Verona, è sulla bocca di tutti. Per questo sui social e sulle pagine web non si parla d’altro. Dal vestito da sposa di Chiara Ferragni alla canzone di Fedez scritta per lei, passando per la data delle nozze e il video della romantica proposta: su internet esistono centinaia di post e articoli su questo tema. Un po’ troppo, a detta degli utenti, che hanno deciso di ribellarsi dando origine al wikibombing.
Il wikibombing è stato anche accompagnato da un hashtag molto eloquente che recita “più cultura e meno spazzatura”.
Sono ormai trascorsi due giorni dall’oscuramento di Wikipedia. Per protestare contro l’approvazione della direttiva del copyright, Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le sue pagine. Siamo abituati alla presenza costante di Wikipedia, ma chi può dire di conoscere la vera storia della sua nascita?
Il 9 marzo 2000 Jimmy Wales e Larry Sanger decidevano di fondare Nupedia. I due facevano parte della Bomis, una società che voleva creare un’enciclopedia online scritta e revisionata da un team di scienziati e professionisti. Un progetto ambizioso, che i due erano decisi a portare avanti. Wales e Sanger non avevano però fatto i conti con una cosa importante: la scrittura di Nupedia stava richiedendo davvero troppo tempo e non si riusciva a decollare. A quel punto, decisero di cambiare strategia e aprire la scrittura delle voci ai normali utenti. E sono sempre gli stessi che segnalano, revisionano e correggono gli eventuali errori fatti da altre persone. Il progetto ha funzionato e oggi Wikipedia è l’enciclopedia più consultata sul web.
Non bisogna prendere per oro colato quello che c’è scritto sulle sue pagine. Dato che le voci non sono create da esperti ma da utenti normali, non è raro incappare in errori, fonti sbagliate o pagine errate. In ogni caso Wikipedia ha sempre rappresentato un baluardo del sapere libero, «Un mondo in cui ogni singolo essere umano possa liberamente contribuire all’insieme di tutta la conoscenza», per dirla con le parole di Jimmy Wales. Chissà se riuscirà ad andare avanti.

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