Valditara tende la mano agli studenti: “La loro protesta va ascoltata”

Il neo ministro all’Istruzione parla della giornata di mobilitazione prevista per il prossimo 18 novembre. “Proteste quando sono legittime vanno sempre ascoltate. Poi il Governo farà le sue scelte ma il dialogo con tutti sarà il vero cambiamento del mio ministero”.

Dopo le tensioni per gli scontri alla Sapienza e lo spauracchio che il decreto anti-rave possa mettere il bavaglio alle proteste e alle manifestazioni degli studenti a scuole come nelle università, il nero ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara cerca di gettare acqua sul fuoco. E riguardo alla grande giornata di mobilitazione studentesca prevista per il prossimo 18 novembre, il numero uno di Viale Trastevere si dice disponibile ad ascoltare e dialogare con chi protesta.

“Le manifestazioni degli studenti lanciate per il 18 novembre saranno affrontate con spirito di dialogo, di ascolto, quando le preoccupazioni sono legittime e sono espresse nei termini che la legge consente vanno sempre ascoltate, naturalmente il governo fa le sue scelte – ha scandito oggi Valditara rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della sua prima uscita pubblica in occasione della Quarta biennale nazionale dei Licei artistici – L’ascolto, la grande alleanza, come ho detto, con gli studenti, con le famiglie, con le parti sociali, con le istituzioni, quindi con il ministero come regista di questa grande alleanza – ha aggiunto il ministro- è il cambiamento che deve caratterizzare questo ministero rispetto al passato”.

Poi un invito agli studenti: “Mettetevi alla prova, coltivate i talenti e non rinunciate mai alla straordinaria ricchezza che c’è in ciascuno di voi. Non rinunciate a pretendere che la scuola abbia la missione di portare alla luce la vostra preziosa unicità. Voi siete unici”.

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