Uno studente su tre non sa scaricare un file, così le differenze economiche creano lo scarto digitale

Indagine choc di Save The Children su 772 tredicenni: il 33% non sa usare un browser per seguire la didattica a distanza

Indagine choc di Save The Children su 772 tredicenni: il 33% non sa usare un browser per seguire la didattica a distanza

La crisi economica e la pandemia che ha costretto in Dad gli studenti italiani, rischiano di acuire le differenze tra studenti con maggiori possibilità di studio e apprendimento e altri meno a causa di condizioni economiche sfavorevoli.

LO SCARTO


Così, le possibilità non sono uguali per tutti, di pari passo alle dotazioni digitali che le famiglie possono o non possono permettersi. L’indagine di Save The Children apre uno scenario pericoloso e sconvolgente: quasi uno studente su tre (oltre il 29%), non è in grado di scaricare un file dalle piattaforme predisposte dalle scuole. Quasi il 33% non sa usare un browser per accedere alla didattica e l’11% non sa condividere lo schermo durante la chiamata Zoom che gli permette di stare in contatto con insegnanti e compagni.

GLI EFFETTI DELLA POVERTA’

Secondo l’Istat nel 2020 i minorenni in condizioni di povertà sono 1,346 milioni, il livello massimo dal 2005, il 13% sul totale. Quest’ultimo studio condotto dall’associazione ha riguardato un campione di 772 tredicenni ed è stato svolto insieme al Cremit sugli studenti dell’ultima classe della scuola secondaria inferiore in 11 città, Ancona, Chieti, Mestre, Milano, Napoli, Udine, Palermo, Roma, Torino, Velletri e Sassari. Un quinto dei giovani non è stato in grado di rispondere correttamente a oltre metà delle domande presenti nel questionario e che volevano valutarne le competenze digitali.

I PERICOLI PER LA PRIVACY

Quasi il 30% non possiede un tablet, uno su sette non ha il pc e l’82% non aveva mai utilizzato il tablet prima della pandemia. Il 54% vive in case dove non c’è uno strumento digitale per ogni componente della famiglia. Il 31% crede che si possa aprire un profilo social anche avendo meno di 13 anni. Un problema (anche) di consapevolezza, più del 30% infatti non sa come difendere la privacy su Instagram. La maggior parte (quasi il 57%) non conosce le regole che determinano la cessione della propria immagine ai social, e soprattutto il 46% non sa riconoscere una fake news.

LA CAMPAGNA

Per questi motivi Save The Children lancia la campagna “Riscriviamo il futuro”, attraverso ochiali rossi da “indossare per veder finalmente meglio i bisogni, le esigenze e i desideri dei ragazzi”.

Total
4
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Una donna alla guida dell'Università di Firenze: Alessandra Petrucci è la nuova rettrice

Next Article

Addio a Michele Merlo: non ce l'ha fatta l'ex cantante di Amici. Emma Marrone: "Che ingiustizia morire così"

Related Posts
Leggi di più

Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta

Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera