Università di Parma, gli introiti del 5 per mille usati per assumere giovani ricercatori

L’Università di Parma dedicherà gli introiti provenienti dal 5 per mille a progetti di assunzione e finanziamento di giovani ricercatori in Ateneo. L’annuncio arriva direttamente dal Rettore Loris borghi: “Una scelta che conferma l’attenzione dell’Ateneo e della sua governance per il progetto giovani-ricerca-impiego, cruciale per guardare a un futuro avanzato e sostenibile”.
In un periodo caldissimo per quel che riguarda la ricerca scientifica e, soprattutto, lo status dei ricercatori nel nostro Paese, la scelta dell’università emiliana rappresenta un apprezzabile tentativo di inversione di tendenza.
Per garantire che il settore possa realmente rilanciarsi, tuttavia, occorrono investimenti sistematici, oltre che sostanziosi. Anche per questo, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e il premier, Matteo Renzi, hanno annunciato per le prossime settimane il varo di un Piano Nazionale della Ricerca con un investimento complessivo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,5 miliardi di euro.
Molti gli ambiti di ricerca nei quali l’Università di Parma è impegnata: dall’Agroalimentare a quello Economico, dal settore Farmaceutico a quello Giuridico e Politologico, passando per Ingegneria, Architettura, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Per dare il proprio contributo all’Università di Parma basta segnalarlo al proprio commercialista o al CAF al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi e firmare il riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e della Università”, indicando il codice fiscale dell’Università di Parma 00308780345.
Ricordiamo che il “5 per mille è la parte dell’imposta IRPEF che ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi (modelli Certificazione Unica, UNICO, 730) versa allo Stato, che si può destinare esplicitamente ad un Ente o istituzione. È importante ricordare che se al momento della compilazione della dichiarazione dei redditinon viene espressa la propria scelta, l’importo dovuto confluirà comunque nelle casse dello Stato. Il 5 per mille non funziona in alternativa all’ “8 per mille”, ma in aggiunta.
 

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