Università di Messina, Cuzzocrea si dimette da rettore dopo il caso “rimborsi”

Tra le accuse ci sarebbero pagamenti fatti dall’Università di cui è rettore ad un’azienda agricola con due dipendenti di cui sarebbe proprietario

L’ufficializzazione delle dimissioni sarebbero imminenti, ma in una lettera Salvatore Cuzzocrea, rettore dell’Università di Massina ha dichiarato di avere intenzione di dimettersi in una lettera. Le ultime settimane e la “querelle” rimborsi rischiano di travolgere l’Ateneo messinese e così il rettore avrebbe deciso di uscire di scena. Prima una lettera ai revisori dei conti del senatore Paolo Todaro, inviata per conoscenza ai ministeri dell’Università e dell’Economia; poi un esposto, trasmesso alla Procura, alla Corte dei Conti e all’Anac.

“Rivendico la mia scelta – scrive oggi Cuzzocrea nella lettera di dimissioni – in questi anni di non aver mai fatto clamore mediatico per difendermi dai tanti e immotivati attacchi restando con fermezza nel solco dei rapporti istituzionali ed evitando di farmi trascinare, e trascinare l’Ateneo, nella ‘macchina del fango’ come auspicato sin dal principio da qualcuno”. “Sereno e consapevole del mio operato, nel rispetto dell’Istituzione, ma soprattutto nel rispetto di ognuno di voi e al fine di garantirvi quel clima sereno e accogliente secondo me indispensabile, ritengo opportuno rassegnare le mie dimissioni, che formalizzerò nei modi previsti dalle attuali norme che regolano il funzionamento delle nostre Università. Scelta che deriva unicamente dal profondo rispetto che nutro per le Istituzioni e per il sistema Universitario Italiano che ho l’onore di rappresentare per ciascuno di voi”.

L’azienda di proprietà divisa con la moglie pagata dall’Università di Messina

Negli ultimi giorni il polverone aveva assunto altri contorni. Non c’è più, infatti, “solo” la questione degli oltre 2,2 milioni di euro rimborsati tra il 2019 e il 2023 ad agitare le acque in piazza Pugliatti. Nell’enorme mole di documenti relativi ai pagamenti effettuati dall’Università in questi anni, infatti, ne vengono fuori quattordici che hanno una prerogativa particolare: sono effettuati in favore di una società, la Divaga srl, la cui proprietà è divisa tra lo stesso Salvatore Cuzzocrea, all’80 per cento, e la moglie Valentina Malvagni, al 20 per cento. E di cui amministratrice unica è la mamma del rettore, Eugenia Maria Salvo, vedova di Diego Cuzzocrea, che dell’Ateneo messinese fu rettore nei particolarmente complessi anni Novanta. La Divaga srl è un’azienda agricola con appena due dipendenti, che ha sede in una stradina di campagna di Viagrande, alle falde dell’Etna.

A tal proposito era intervenuto il deputato nazionale Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera: “La ministra Bernini – ha scritto Zaratti – intervenga subito per ripristinare legalità, trasparenza e onorabilità dell’ateo di Messina dove il rettore Cuzzocrea, anche Presidente della CRUI, sembra aver speso diversi milioni su cui sono necessari approfondimenti contabili“.

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Al via la pattaforma di sconti su trasporti e spesa per docenti, educatori, ATA e dirigenti

Next Article

Israele, Valditara: "Se è vero che collettivi inneggiano ad Hamas, ispezioni nelle scuole e prigione per responsabili"

Related Posts