Unghie finte vietate a scuola perché “troppo pericolose”: è quanto ha deciso la dirigente scolastica di un istituto scolastico di Alpignano in provincia di Torino. La preside della scuola secondaria “Tallone”, infatti, ha inviato una circolare in cui “consiglia” di non indossare in classe i colorati accessori che vengono applicati alle dita delle ragazze perché sarebbero sia dannosi per la salute (a causa della colla utilizzata) e sia perché un loro utilizzo superficiale potrebbe rivelarsi un pericolo per l’incolumità degli altri studenti.
La comunicazione ai genitori degli studenti è arrivata direttamente sul registro elettronico. “Il regolamento di istituto prevede di indossare un abbigliamento semplice e adeguato all’ambiente scolastico” si legge nella circolare: un passaggio che però ha fatto storcere più di un naso visto che si fa riferimento a un fantomatico “dress code” che richiama altre polemiche che hanno riguardato, per esempio, il divieto di indossare minigonne e magliette troppo succinte introdotti (con polemiche) da altre scuole in giro per l’Italia.
Anche se nella circolare dell’istituto piemontese è l’aspetto sanitario a preoccupare di più la dirigente. “Tantissimi esperti del settore sconsigliano una ricostruzione sotto i 18 anni – ha raccontato la preside a La Stampa – Su alcune nostre alunne della secondaria abbiamo notato un’eccessiva lunghezza, cosa che può inficiare anche la valutazione sui compiti che svolgono in classe. Se, ad esempio, bisogna lavorare su una tavola da disegno e l’elaborato viene graffiato dal materiale artificiale dell’unghia è chiaro che il voto finale rischia di essere più basso e di vanificare l’impegno profuso”.
E poi c’è anche, come detto, la questione della sicurezza. “I ragazzi sono adolescenti e spesso si salutano abbracciandosi: il materiale usato per le unghie finte è molto resistente e un movimento improvviso rischia di provocare un infortunio ad un vicino di banco. Vorrei che si capisse il fine reale della circolare. Quello di preservare la salute di tutti gli alunni” ha aggiunto al dirigente.
Nella stessa circolare, la preside ha vietato anche gli smartwatch con collegamento a internet e che permettano di filmare, fotografare o giocare ai videogiochi. “Sono equiparabili ai telefoni cellulari e quindi valgono le direttive imposte dalla normativa vigente e dal regolamento di istituto”.
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