Uil al ministero: “Sestituire le somme pagate per il concorso 2020”

“Chi ha presentato le domande di partecipazione alla selezione abilitante, pagando 15 euro, non ha mai riottenuto la cifra”

“Nelle more del concorso percorsi abilitanti, quando verranno risarciti i partecipanti?”, è questa la domanda posta dalla Uil Scuola Rua al ministero dell’Istruzione e Merito in una lettera ufficiale. “In questi anni – sottolinea il segretario nazionale, Paolo Pizzo – abbiamo assistito, nel merito, a un vuoto informativo da parte del ministero dell’Istruzione. Se non avremo risposte, siamo pronti a adire le vie legali. A oltre tre anni dall’emanazione del decreto (497 del 28 aprile 2020) che prevedeva una procedura per esami finalizzata all’abilitazione per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado, i candidati si trovano in un limbo di incertezza – continua Pizzo – Gli aspiranti, in possesso dei previsti requisiti, hanno presentato le domande di partecipazione nel giugno 2020, pagando anche il previsto contributo di segreteria, pari a 15 euro. Contributo che non è mai stato restituito nonostante il concorso non sia mai partito e le nostre ripetute sollecitazioni. Di fronte a questo vuoto informativo e al legittimo interesse dei candidati, in assenza di una risposta concreta alla richiesta formale appena presentata, avvieremo un’azione giudiziaria”.

Il decreto n° 497 del 28 aprile 2020 prevedeva una procedura per esami finalizzata al conseguimento dell’abilitazione per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Da allora son passati più di tre anni e i candidati aspettano ancora di conoscere se il concorso sarà espletato o se sarà restituito l’importo versato quale diritto di segreteria. Al concorso per l’acquisizione dell’abilitazione in una classe di concorso specifica, hanno potuto presentare domanda i docenti non di ruolo in possesso, oltre al titolo di studio specifico per la classe di concorso richiesta e con almeno tre anni di servizio prestato sia nella scuola statale sia nella paritaria, anche non consecutivi, di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale si chiede di partecipare; di ruolo nella scuola dell’infanzia e primaria oltre che nella scuola secondaria di primo e secondo grado, a condizione di avere il titolo di studio previsto e coerente con la classe di concorso richiesta.

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