La nuova battaglia dell’Udu vede il coordinatore nazionale Michele Orezzi e i suoi contro gli atenei che chiedono una tassazione eccessiva. Nel comunicato diffuso dal movimento si legge: “con la spending review, tramite dei semplici giochi di contabilità, i 35 atenei fuorilegge scompaiono e ne restano solo 8”. “Elaborando i dati del Ministero dell’Università – dichiara Orezzi – si vede perfettamente la volontà perversa che si nasconde dietro a questo provvedimento: scaricare almeno 600 milioni di euro sulle spalle degli studenti e cancellare ogni limite alle tasse degli studenti fuoricorso o extracomunitari: l’omicidio dell’università pubblica”.
Dopo la spending review, scrivono i giovani. le università ancora oltre il limite della tassazione con il nuovo calcolo restano: Bergamo, Insubria, Statale e Bicocca di Milano, Modena e Reggio Emilia, Parthenope di Napoli, Ca’ Foscari di Venezia e Urbino. Orezzi denuncia la possibilità di un aumento enorme per fuoricorso ed extracomunitari, rifacendosi anche alle ultime dichiarazioni del ministro Profumo sui fuoricorso.
“L’aumento medio a livello nazionale- si legge ancora nel comunicato – è di 650 euro, pari al 71%, con punte di oltre 1400 euro per Sassari e l’Università della Basilicata e 1300 euro per Cagliari. A La Sapienza e Siena aumenti possibili di oltre 1100 euro, a Palermo 1100 euro, a Messina e Foggia oltre 950 euro, a Perugia oltre 900, a Macerata e Firenze oltre 700 euro, a Pisa circa 680 mentre a Bari aumenti di più di 600 euro per l’università e più di 700 euro per il Politecnico”.