Udu: la spending review viola il diritto allo studio

«Chiediamo ai partiti e al Presidente della Repubblica un intervento immediato per tutelare quel poco di diritto allo studio che ancora resta in Italia e siamo pronti a chiedere l’intervento della Corte Costituzionale».

«Chiediamo ai partiti e al Presidente della Repubblica un intervento immediato per tutelare quel poco di diritto allo studio che ancora resta in Italia e siamo pronti a chiedere l’intervento della Corte Costituzionale». Così Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’UDU Unione degli Universitari commenta il testo del decreto sulla spending review modificato con voto di fiducia sul Governo.

«Ancora una volta – spiega Orezzi – si vuole violentare l’Università pubblica scappando da ogni confronto pubblico, con dei giochi di palazzo che scaricano i tagli all’università sulle spalle degli studenti. E’ un attacco grave agli studenti che non lasceremo passare in alcun modo. Siamo pronti alla mobilitazione, siamo pronti ad un autunno bollente. Siamo pronti a tutto per difendere i nostri diritti, dalle pazzie fino alla richiesta di valutare l’incostituzionalità di una norma che viola palesemente il principio del diritto allo studio».

«Il Governo Monti – precisa l’Unione degli Universitari – sta chiedendo 600 milioni a tutti gli studenti e molte altre tasse aggiuntive agli studenti fuoricorso, ad esempio agli studenti lavoratori che non riescono a terminare gli studi nei tempi previsti. Un Governo in preda alla follia sta chiedendo agli studenti italiani, che già pagano le terze tasse per importo in Europa, di subire aumenti sconsiderati».

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