Udine, preside: "Gel fornito non ha attività virucida". Arcuri: "Falso, è conforme"

“A seguito della positività di un mio alunno ho ricevuto la visita del Dipartimento di prevenzione che mi ha verbalizzato che il gel utilizzato dalla scuola non ha attività virucida e quindi non ha nessuna azione anti-Covid. Peccato che sia il gel che mi ha inviato il commissario straordinario Arcuri”. A scrivere queste parole in un post pubblicato su una pagina Facebook frequentata da presidi è la dirigente dell’istituto comprensivo “Don Milani” di Fiumicello, in provincia di Udine, Alessia Cicconi.

Parole che qualche collega ha pensato di fotografare e rilanciare in rete tanto da arrivare all’intera comunità. A lasciare perplessa la responsabile della scuola è stata la posizione presa dal personale del Dipartimento di prevenzione che durante un sopralluogo davanti alle boccette di gel messe in classe ha storto il naso. “Purtroppo qualcuno, evidentemente in cerca di scoop sensazionalistici, ha strumentalizzato – ha spiegato la dirigente scolastica -, senza peraltro coinvolgermi in alcun modo per chiarimenti, una mia ‘esternazione post-visita ispettiva’ pubblicata su una pagina privata e chiusa di Facebook. Ovviamente io mi muoverò nelle sedi legali opportune per questa questione di violazione della mia privacy”.

A mettere in ansia la preside è stata la mancanza della dicitura “presidio medico chirurgico” riportata in molti altri prodotti distribuiti in altre scuole. Immediata la risposta della dirigente dell’ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame che l’ha rassicurata. Dal ministero dell’Istruzione, intanto, fanno sapere che “il gel è regolare” e non c’è alcun motivo per destare allarme.

A mettere un punto al caso nato a Fiumicello ci ha pensato lo stesso commissario Arcuri: “La totalità del gel igienizzante in distribuzione a titolo gratuito nei 18.937 mila istituti scolastici è assolutamente conforme alle norme vigenti, nonché alle indicazioni del ministero della Salute, del ministero dell’Istruzione, dell’Istituto superiore di sanità e del Comitato tecnico scientifico. È davvero inopportuno mettere in discussione l’efficacia di uno sforzo che nessun altro Paese sta ponendo in essere per garantire il massimo livello di sicurezza nelle scuole. È ciò senza alcun approfondimento, senza alcuna richiesta preventiva di chiarimento agli uffici del commissario o ad altre sedi istituzionali”.

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