Torino, sospesa da scuola perché seguiva lezione in strada

Espulsa dalla lezione durante la manifestazione perché “non in un luogo consono per la didattica a distanza

Espulsa dalla lezione durante la manifestazione perché “non in un luogo consono per la didattica a distanza”. Eva L. F. ha 13 anni, frequenta la terza della scuola media Nievo di Torino e da lunedì ha deciso di lasciare casa e scendere in strada contro la Dad. La scintilla della sua protesta, che prima di lei hanno portato avanti Anita e altri studenti dalle medie all’università, è stata la decisione

La protesta diviso Torino e, col passare dei giorni, sta prendendo piede in tutta Italia. E nonostante il mondo della scuola si stia avvicinando alla protesta, la sua scuola continua a fare muro: “Non mi vogliono far partecipare alle lezioni dal primo giorno. Lunedì ho saltato le ore perché i docenti mi hanno respinta, dicendo che non fossi nel luogo adatto. Dicono che sia per tutelare la privacy di miei compagni, che in piazza io esponga tutti. E le discussioni stanno peggiorando giorno dopo giorno”.

Martedì Eva si è spostata di fronte alla sua scuola da piazza Castello, ma ha ricevuto l’ultimatum nonostante non ci fosse nessuno vicino e i genitori la tenessero d’occhio. “È l’ultimo giorno”, si è sentita dire dai docenti di geografia e tecnologia: “Il giorno dopo, pur di seguire ho messo un telo che coprisse quello che c’era dietro di me: faccio di tutto per continuare a seguire le lezioni perché è il mio dovere, ma è anche mio diritto manifestare”.

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