Taranto, la piazza rivendica i diritti dei lavoratori

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Nella città dell’Ilva, il controconcerto firma il suo primo grande successo. Al grido di «Sì ai diritti, No ai ricatti», Taranto ha risposto al concertone della Capitale con una kermess, dove la musica non è stata l’unica protagonista. Nella città in cui la disoccupazione raggiunge livelli drammatici, non è mancata la voce di chi vuole “ripartire e ribaltare il sistema”.  Primo tra tutti, Michele Riondino giovane Montalbano e figlio di un operaio del siderurgico, che ha ricordato come: “l’unico posto in cui abbia senso parlare di lavoro in questo momento è la mia città”. Ad unire le due città, Roma e Taranto, ci ha pensato poi Elio e le storie tese, che da piazza San Giovanni ha salutato i lavoratori tarantini.

“Il nostro non è un contro-concertone rispetto a quello dell’1 Maggio a Roma di Cgil, Cisl e Uil nazionali e non è neppure una festa – ha spiegato Massimo Battista del comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti” – È invece la rivendicazione dei diritti della salute e del lavoro. Vogliamo dare un segnale forte, sperando che contribuisca a ribaltare le sorti di una città, Taranto, e di un intero sistema economico”.

Il «Concertone», promosso dal comitato «Cittadini e lavoratori liberi e pensanti» si è concentrato sui problemi dell’ambiente, della salute e della sicurezza sul lavoro, al quale si richiamano ambientalisti, lavoratori Ilva ed ex delegati sindacali delle federazioni metalmeccaniche. L’evento ha visto protagonisti 25 artisti, tra cantanti e attori, fra cui i Sud Sound System, Fiorella Mannoia, Michele Riondino, Elio Germano, Luca Barbarossa, Francesco Baccini, Roy Paci. Il programma è iniziato alle 10 con alcuni dibattiti e andrà avanti sino alle 24 circa.

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