Più appelli in seduta d’esame: continua la battaglia degli studenti in cerca di una possibilità di spalmare il proprio studio su più sessioni d’esame concesse dai professori, per non concentrare tutto lo studio in poche date vicine l’una all’altra. Questa volta la protesta paritta dai ragazzi della facoltà di Giurisprudenza alla SUN che hanno chiesto a gran voce più appelli d’esame, soprattutto per gli studente fuori corso, che consentano a questi ultimi di laurearsi in tempi più brevi.
La novità dell’ultima proposta, oltre al contenuto, si legge nel modo di comunicare ai propri colleghi l’iniziativa: in un video pubblicato all’interno del gruppo facebook “Giurisprudenza SUN social network studentesco degli studenti della facoltà”, il Senatore Accademico Giuseppe Fontana (Dirigente regionale della Giovane Italia), ed il Consigliere di Dipartimento Salvatore Di Rienzo (Vice coordinatore provinciale Giovane Italia), si sono rivolti attraverso la videocamera a tutti gli studenti della facoltà, in maniera innovativa ed efficace.
Buona la reazione degli studenti. Sul tema, Giuseppe Fontana: “Sono estremamente soddisfatto del lavoro di squadra che, da tempo, portiamo avanti. Quest’anno la nostra mobilitazione si è moltiplicata: le esigenze degli studenti si fanno sempre più pregnanti, dato il costo elevato delle tasse universitarie e più in generale la crisi economica. Occorre assicurare qualità nello studio ma, al tempo stesso, anche tempi più celeri. La proposta degli appelli per i fuori corso, già protocollata al consiglio di Giurisprudenza, sarà estesa anche alla facoltà di Economia di Capua. L’Università non deve essere un parcheggio, ma un trampolino di lancio. Dobbiamo assolutamente risolvere questo problema.”
Dello stesso avviso, Salvatore Di Rienzo: “Il modo di rivolgerci agli studenti, attraverso un videomessaggio, è davvero piaciuto ai nostri colleghi. Per questo, riteniamo opportuno continuare a veicolare le nostre iniziative attraverso lo stesso strumento. La politica, oggi, necessita di un rapporto di assoluta sinergia tra elettori ed eletti, e credo sia necessario cominciare da noi giovani impegnati all’Università. Quanto alle proposte, oltre a quella degli appelli, ne abbiamo tante altre in cantiere.”