“Studiare informatica? La differenza la fa la motivazione, non essere maghi della matematica”

Lorenzo Di Cola, studente del corso di Scienze e Tecnologie Informatiche all’Università Statale di Milano, ci parla del suo percorso di studio e sulle difficoltà e le opportunità incontrate dopo la fine delle superiori con una formazione in scienze umanistiche.

Chi l’ha detto che per diventare un informatico serve essere un mago della matematica? Lorenzo Di Cola, studente del corso di Scienze e Tecnologie Informatiche all’Università Statale di Milano, ci spiega che anche arrivando da una cultura umanistica si può tranquillamente intraprendere un percorso di studio universitario all’insegna dell’informatica.

Lorenzo, quando hai scelto di studiare questo corso di laurea e quali sono state le motivazioni che hanno guidato la tua scelta?

Alla fine del mio percorso liceale ho deciso di cercare un percorso di studi universitario di larghe vedute e che allo stesso tempo potesse unire perfettamente creatività e innovazione, ho così trovato lo sviluppo software e mi sono iscritto al corso di studi in informatica della Statale di Milano.

Durante il tuo percorso hai trovato materie di studio che non avevi valutato al momento dell’iscrizione?

In realtà no, sapevo molto bene che avrei dovuto affrontare sia materie estremamente matematiche che legate al mondo delle scienze informatiche.

Quali competenze avrai acquisito al termine del corso?

Al termine del corso potrò dire di essere un dottore in informatica a tutti gli effetti, quindi potrei specializzarmi in più ambiti del settore (sia a livello universitario, attraverso un master/una magistrale, che non) come: sistemista, tecnico informatico, sviluppatore o programmatore per una società.

Conosci le prospettive occupazionali del tuo campo di studi?

Si, alcuni anni fa (quando mi sono iscritto, nel 2018), secondo Almalaurea, il tasso di occupazione per i laureati in Informatica era pari o superiore al 65%; ora potrebbe essere addirittura aumentato vedendo i tempi che corrono.

Ti sei già indirizzato verso un ambito occupazionale o figura di lavoro specifici?

Si, già prima di iniziare il mio ultimo anno in università ho iniziato a sviluppare software per diletto e ho iniziato a ricevere le primissime offerte di lavoro di settimana in settimana, al momento ho deciso di seguire anche uno stage come full stack developer nell’ambito web e delle web apps, mi piacerebbe poter ricoprire un ruolo da software engineer oppure cloud specialist per il futuro.

Quali motivazioni dovrebbero spingere un diplomando/a a scegliere il tuo corso di studi?

Questo percorso di studi è veramente vasto e non preclude a nessuno la possibilità di potervi accedere. La motivazione che dovrebbe spingere qualcuno a scegliere il mio percorso di studi è innanzitutto una proattività costante verso tutto ciò che si studia e la curiosità di scoprire e testare le funzionalità/tecnologie studiate, in secondo luogo sicuramente una grande capacità di problem solving e di sviluppare un pensiero logico, volto spesso alla risoluzione di molti problemi di varia natura. Non è necessario essere dei mostri della matematica, ma un minimo di conoscenza è richiesto. Io vengo dal mondo delle scienze umanistiche come formazione liceale e da sempre coltivo una passione per la musica, questo non mi ha mai impedito di raggiungere il mio obiettivo da informatico, anzi avere una buona creatività e capacità di immedesimazione è un altro grande vantaggio.

SCARICA QUI LA GUIDA COMPLETA PER INFORMATICA:

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